Una plumbea giornata di calura , metà settembre.
Al mare ci sono ancora gli ombrelloni ma lo stabilimento balneare si svuota di giorno in giorno ,oggi riaprono anche le scuole.
i bagnini riportano le boe a riva , il vecchio moscone rosso , sempre lo stesso da decenni viene posto in rimessaggio.
Fine stagione ma ancora tenacemente i pochi venditori camminano carichi dei loro teli batick, sulla testa , con al braccio le loro collanine brillanti da due euro.
Ciao zia , vu’comprà? Cercano di svendere la loro povera merce , sono sempre più miseri quando la stagione finisce e anche un po’ petulanti.
Sorrido , no grazie , ma loro restano con i loro teli , le loro improbabili pashmine , con tono di supplica incuranti dei nostri dinieghi fino a che si allontanano sconsolati verso i bagnanti sempre più rari e ugualmente disinteressati.
La nostra è una spiaggia di città , ci conosciamo tutti , anzi invecchiamo tutti , pensiero rapido e sgradito attraversa la mente : chi ci sarà ancora il prossimo anno?
Nel venire via mi scappa detto a uno dei pochi testardi resistenti che certo è sempre più difficile resistere alle richieste dei venditori.
L’ho detto stupidamente sorridendo al signore che legge il suo bel giornale di destra e non gli par vero rispondermi che andrà sempre peggio con questa invasione!
Io che ho negli occhi la visione mattutina dei barchini di latta a Lampedusa , che ho l’animo oppresso da una irrisolvibile tragedia quotidiana e che , accidenti a me , ho l’animo ancora sensibile non riesco a stare zitta e rispondo che tanto noi saremo sempre meno e che solo aprendoci davvero l’Europa si salverà.
Ma capisco di essere entrata in un tunnel terribile fatto di egoismo , luoghi comuni , chiusura mentale e sotto sotto anche di paura che quel panciuto signore sulla sdraio simbolizza , con il suo bel giornale davanti e che non riuscirò mai a parlargli davvero .
Il povero bengalese ha finito il suo giro . ciao zia , mi sorride e io mi odio perché una inutile cavigliera di strass avrei dovuto perlomeno comprargli!
Chi l’avrebbe mai detto che avrei finito la mia vita in un mondo che non conosco più , tra gente con le quali non riesco più a parlare , con l peso del mondo sulle spalle anche in una calda giornata di fine settembre al mare.