C’ero partita apposta il 24 luglio , nonostante il caldo atroce , nonostante la necessità di farmi nove ore di treno per i costi esorbitanti dei voli in quel periodo , ma avevo scelto di essere a Monaco per l’anteprima di quello Schwanengesang che il magico duo Kaufmann- Deutch avrebbe poi portato in forma scenica a New York nel mese di settembre , un ciclo prezioso di Schubert eseguito raramente e per me un richiamo musicale di tutto rispetto.
Nonostante l’altalenante serie di prestazioni di Kaufmann pensavo che magari avrebbe saltato un concerto popolare ma quel ciclo prezioso lo avrei proprio potuto sentire.
Mi sbagliavo , ma dal cupo atteggiamento di risposta al mio saluto la mattina fatidica della rinuncia , credo che si sbagliasse anche anche il professor Deutch sulla possibilità di esibirsi in quel ciclo in anteprima monacense.
Adesso si vedono le foto di quello che sono sicura è stato un evento di notevole bellezza in quel di New York.
Conosco la capacità registica di Claus Guth che quando ci azzecca è straordinario e conosco anche i film di Abel Gance , soprattutto quel suo mitico Napoleon che aveva addirittura anticipato il Cinemascope e la tragica attualità del suo j’accuse del 1919, visto aL Cineclub in mitici anni lontani , quando certe perle rare si vedevano in una specie di società segrete dei cinéphiles.
Non so se dello spettacolo newyorchese ci sarà la possibilità di vederlo in DVD o se magari qualche grande teatro europeo stia pensando di riproporlo.
Sicuramente il ciclo musicale avremo la possibilità di ascoltarlo.
Per vedere il Doppelgänger con la ferita modello Fidelio e il Kaufmann scalzo non ci dobbiamo stupire , cantare a piedi nudi per lui è talmente usuale che potrei mettere il fila le tante sue esibizioni scalzo e sono sicura che me ne dimentico qualcuna!