Forse non se ne rendono conto fino in fondo i giornalisti ( di carta o sul video) che in tutta Europa fanno informazione più o meno oggettiva su quanto provoca sulla questione migranti la strumentalizzazione del fenomeno esasperata che viene offerta alle menti deboli dei cittadini sempre meno acculturati e incapaci di un pensiero autonomo di giudizio.
Al contrario mai come adesso sarebbe necessario svolgere il lavoro dell’informazione con un senso etico più responsabile di quello che generalmente viene abitualmente adottato e questo provoca nelle persone semplici un pensiero comune basato più sulla reiterazione di concetti semplici , da ripetere al bar o al banco del supermercato.
Le frasi fatte sulla presunta invasione che impaurisce, il disprezzo verso i migranti ( non vogliono lavorare , sono disonesti ) sono giudizi pesanti sulla bocca di persone che magari si sentono aggredite nel loro mondo tranquillo di gente perbene.
Tra meno di un anno ci saranno le elezioni europee e in tutti i paesi è scattata la paura di perdere voti da parte di partiti non solo conservatori : chi ne fa le spese è il migrante , facile bersaglio di ogni anatema , leva di ogni diffidenza e paura del diverso che nella realtà sarà al contrario la naturale prospettiva del domani .
Anche se sono ben visibili le reazioni diverse per il colore della pelle tra i migranti della rotta balcanica e i disperati e scalzi della rotta mediterranea non giova presso una pubblica opinione sempre meno acculturata e quindi capace di decodificare la gamma di presunta pericolosità degli eventi l’accanimento della stampa e della televisione che diventa soltanto un motivo ricorrente per impaurire e rendere diffidenti i cittadini europei nei confronti dell’”altro.”
Per un pugno di voti , mi verrebbe da dire .