Un film sbagliato

Pensavo fosse interessante la realizzazione di un film tratto da una storia famosa che colpì molto la pubblica opinione ormai quasi due secoli orsono.

Il caso Mortara , una brutta storia che aveva visto protagonista un bambino ebreo sottratto alla famiglia da parte della Chiesa perché all ‘insaputa dei genitori  una domestica ignorante aveva detto di averlo battezzato

Bologna , la città dove avvenne il fatto faceva ancora parte dello Stato pontificio e il Papa ne era il sovrano assoluto.

Venute a conoscenza del fatto le autorità ecclesiastiche pretesero di sottrarre il bambino alla naturale famiglia ebrea che lottò vanamente per riavere il figlio.

Fu così che Edgardo, portato a Roma , fu educato con i crismi del più rigido cattolicesimo e probabilmente ne rimase anche affascinato se quando finalmente l’Italia si liberò dal potere temporale della Chiesa il bambino , ormai giovane sacerdote non volle ritornare alle sue origini , pur essendo prima che cristiano sicuramente ebreo di nascita e di educazione.

Ma , come disse probabilmente un gesuita : dateci l’infanzia di un uomo e ne faremo ciò che vogliamo .

Il film di Marco Bellocchio che si intitola Rapito aveva due possibilità : raccontarci la storia con spirito anticlericale o cercare di capire il percorso tormentato della vita di un uomo che restò nella religione cattolica fino alla fine dei suoi giorni, probabilmente con qualche tormento  interiore.

Il regista ha scelto la prima via e ha fatto un brutto film con immagini da cartolina della Roma ottocentesca , con un Papa improbabile,( era in realtà Pio IX )  nel quale anche bravissimi attori come Filippo Timi e Fabrizio Gifuni sembrano messi lì a fare “ la faccia cattiva”.

Diverso sarebbe stato il film se si fosse approfondito il percorso di un’anima tormentata. Ho colto una unica battuta valida detta da un personaggio minore : “è molto bravo e l’ebraico gli servirà per il proseguo dei suoi studi.”

Molta acqua è passata sotto i ponti del Tevere , oggi leggiamo le scritture della Bibbia sapendo che anche i cristiani sono venuti da quella terra nel deserto in cui nacque anche un povero cristo ebreo che si chiamava Gesù.

Fare oggi un brutto film anticlericale mi è sembrata una strana scivolata di cattivo gusto , peccato , mi è parsa soprattutto una occasione persa.