Non me ne voglia mia nipote se la metto al centro della riflessione di oggi, se mai leggerà questo post ,ma per capire le cose importanti qualche volta torna utile partire dal particolare , dal piccolo , dall’esperienza familiare.
Una tavolata di festa e un piccolo commento fanno scattare una scintilla di passione in una ragazza buona e gentile che si ribella quasi fino alle lacrime di rabbia contro una nonna e una zia che lei percepisce come filo israeliane.
E’ piena di rabbia repressa la sua argomentazione filo palestinese , non crede una parola di quello che la nonna e la zia le stanno dicendo, ci accusa di false argomentazioni , tende proprio a non ascoltare quello che le diciamo.
La zia mi dice sconsolata : i giovani sono tutti come lei e capisco che siamo a un passo da quel crinale terribile che divide come una lama anche le più banali argomentazioni storiche e politiche.
Le due persone più grandi ovviamente hanno tanti argomenti per portare avanti un discorso di eventuale equidistanza tra un orrore e un altro orrore generato da un governo sbagliato e antichi nodi non risolti ma abbiamo paura che il passare degli anni e l’affievolirsi del ricordo di terribili atrocità sia alla base di questa nuova ondata di antisionismo che ci metterebbe un attimo a diventare antisemitismo.
A tavola , in famiglia , si torna sereni. Basta un attimo e i grandi temi si stemperano nel nostro essere persone civili e che si vogliono bene.
Ma il ricordo delle lacrime di rabbia della giovane universitaria sono le stesse che vedo nelle piazze di mezzo mondo occidentale come è lo stesso il mio stupore assurdo nel vedere tutte quelle bandiere e leggere quei cartelli che gridano odio contro Israele.
Zero Calcare che non va a Lucca perché la fiera del fumetto è patrocinata dall’ambasciata israeliana mi fa male come le la rabbia di mia nipote , capisco però che le generazioni che ci dividono possano generare quell’abisso nel quale è caduto addirittura il ricordo della Shoa e di tutto quello che ha rappresentato per chi è consapevole e che ancora ricorda .
“Mai più” si era detto , ma all’orrore di un passato orribile oggi si risponde , spero , anzi credo in perfetta buonafede , con uno sventolare di bandiere che rischiano di riportare l’umanità verso l’errore che piano piano si potrebbe trasformare in orrore.