Fantasy al potere

Non so se dipende dall’età , non ci avevo mai pensato davvero ma ho qualche problema per riuscire ad apprezzare la letteratura fantasy anche se invece ho sempre amato la fantascienza  , quella classica di Azimov per intenderci.

Ricordo un mio amato nipote che ha perso interi pomeriggi a spiegarmi Il signore degli anelli e l’unico aggancio che ci trovavo era addirittura L’oro del Reno di wagneriana memoria.

Mi è andata meglio con i film , girati in Nuova Zelanda, ci riconoscevo i paesaggi perché c’ero stata al seguito di regate importanti ed erano per me un motivo di interesse.

Solo recentemente , quando d’estate per le letture da spiaggia ho ripreso in mano Tolkien sono ripartita dallo Hobbit e lì mi sono di nuovo fermata.

Proprio non riesco ad entrare in quella logica infantile.

Leggo con stupore con a Roma adesso al Museo d’arte moderna si fa addirittura una mostra su Tolkien , evidentemente una strizzata d’occhio alla destra governativa e seguito a non capire quanto il messaggio della storia narrata si possa inquadrare politicamente.

Sempre con lo stesso stupore leggo che le feste della stessa parte politica prendono nome dal protagonista della Storia infinita , un altro libro fantasy per ragazzi : il nome Atrejus viene da lì e chi l’avrebbe mai detto che alla base di tutta una cultura oggi al potere ci sarebbe stata niente meno che una letteratura per ragazzi! 

Peraltro conosco persone colte e intelligenti che amano questi libri anche se non credo ne abbiamo mai fatto fonte di ispirazione ideologica , qui siamo nell’ordine del gusto personale e io dichiaro pubblicamente di essere colpevole di incapacità fantastica anche se  seguito a dubitare della portata del messaggio politico di questi libri.

Credo che anche Tolkien ne sarebbe un po’ stupito.