A Vienna si ha sempre solo l’imbarazzo della scelta e dopo la magica serata all’Opera ho passato il giorno dopo due ore di intensa gioia ascoltando un Oratorio di Mendelssohn che amo molto , anche perché lo si ascolta in maniera relativamente frequente anche in Italia.
L’Elias è un monumento musicale scritto da un uomo di fede che affonda le sue radici nelle parole del’Antico Testamento .
La figura drammatica del Profeta Elia è al centro di un monumento musicale che l’autore ha musicato aiutato nella trascrizione da un amico teologo : Jiulus Schubrig e riprende la grande tradizione oratoriale di Bach e Haydn , non a caso fu proprio Mendelssohn che collaborò alla riscoperta della Passione secondo Giovanni di Bach.
Gli interpreti , tutti giovani e di alto livello musicale erano coadiuvati da un prestigioso ensemble orchestrale francese fondato e diretto da un giovane direttore Raphael Pichon che lo giudava.
Completava l’esibizione la corale dallo stesso nome Pygmalion e credo che ne sentiremo parlare ancora , in tutta Europa-
Moltissimi i momenti di pura magia musicale tra i quali mi piace ricordare uno dei più celebrati .: l’aria 31 cantata dall’Angelo della seconda parte :” Sei stille denn Herrn,” la si trova anche facilmente su Youtube come la magica pagina corale nella quale il racconto biblico ripercorre la presenza di Dio che non è nell’acqua , né nel fuoco ma si percepisce come un vento leggero.
Abbandonarsi a questa musica credo faccia bene all’anima , sempre , ma in modo particolare in questi momenti bui del nostro tempo presente.
Il programma di sala annunciava il prossimo concerto : la Passione secondo Matteo di Bach… il cuore resta a Vienna per Natale.
PS. Passando davanti al Musikverein c’era l’annuncio del prossimo programma “ le variazioni Goldberg” , altro non dico.