Inevitabile paragone tra la messinscena di Salisburgo e quella di Napoli : se fosse una partita di calcia direi uno a zero , vince nettamente Napoli.
Ma con quali motivazioni ? Cercherò di esaminarne alcune , con serenità.
Salta all’occhio la diversa scelta di base : là un tentativo di attualizzare la storia , qua una serena e semplice accettazione del plot narrativo che rispecchia un gusto molto datato .
Siamo alla fine dell’Ottocento , Arrigo Boito scrive , compone ; è un eclettico protagonista del gusto del suo tempo e i suoi testi lo rispecchiano.
Amilcare Ponchielli ha sentito molta grand-opera , è influenzato da tanta musica che scorre attorno a lui ma non è un genio.
Riuscirà col suo massimo impegno a creare un’operona di successo, questa Gioconda , cantatrice di strada che diventerà il cavallo di battaglia di grandi dive fino alla sublime Maria.
Poi calò il silenzio e oggi dobbiamo riascoltare l’opera con lo spirito di un recupero storico.
La strada di Salisburgo era sbagliata , questa di Napoli è onesta e quasi didascalica .
Ci potrebbe essere una terza via ? Occorrerebbe molta cultura e forse un guizzo di genio in più ma nell’insieme ci possiamo accontentare.
Scena semplice , di giusto telo dipinto , costumi bellissimi ed eleganti ; una pacchia per cantanti che se ne sentono gratificati , luci ed effetti quanto basta , fumo , fuoco e fiamme e siamo a posto.
Intelligente anche l’uso delle maschere della commedie dell’arte e felicemente storici anche i costumi del coro.
A Salisburgo una grande bacchetta e una grande orchestra, a Napoli tutto meno eclatante ma onesto e pulito , lo stesso si può dire per il coro ed i balletti.
Il discorso del cast è un po’ più complesso : grandissimi nomi , quasi tutti gli stessi, forse una chance di più a Napoli , ahimè tutti un po’ provati dal caldo improvviso e dalla fatica , nessuno è al massimo delle proprie possibilità.
Ma il divismo ha i sui perché e per i fans della diva e dei divi il successo è assicurato.
Passato il raffreddore è probabile che tutti brillino ancora della luce che ha illuminato le loro strepitose carriere.
Ci possiamo domandare se vale la pena questo recupero che sono certa provocherà altre riprese ; mi piacerebbe che provassero l’impresa dei giovani cantanti ; in questo senso mi è sembrata positiva l’esibizione del giovane basso dello spettacolo napoletano ; i grandi nomi che abbiamo amato e che amiamo ancora ascoltare lascino questo titolo a imprese più confacenti al loro attuale momento delle rispettive carriere.
Ci potranno dare ancora molto , ne sono convinta.