La lista delle ragazze trofeo appesa alla porta di una quinta liceo di un istituto romano mi ha riportato alla mente un atteggiamento signorile di chi un tempo lontano aveva un diverso rispetto per le donne.
Un amico garbato e bellissimo , lo ricordo giovane e elegante camminare lieve nel suo pareo quando in spiaggia non lo metteva nessuno ,aveva un motto signorile che lo distingueva anche nel linguaggio.
Era quel che si dice un “tombeur de femme” , ma il suo motto molto understatement era “ caballero non tiene memoria”, che forse non era proprio spagnolo castigliano ma uno stile di vita e di signorilità persa nello scorrere degli anni .
Mentre le donne faticosamente lottano per una dignità paritaria nell’uomo si risvegliano gli istinti peggiori e forse questo avviene proprio per quella perdita di superiorità che nei secoli apparteneva a quello che veniva considerato il sesso forte.
Un senso di possesso declamato e sbandierato fa credere ai poveri ragazzi romani di dimostrare con l’esibizione della conquista la loro superiorità che altro non è che effimera vittoria sulle compagne , magari anche più brave di loro nel risultato scolastico , di valere ancora di più in base a risultati tanto effimeri quanto poi in realtà probabilmente solo frutto di una momentanea concessione femminile al gioco amoroso.
Vantarsi di avere “ conquistato” una ragazza è un gioco antico e banale , le donne poi magari se lo ricordano e mettono i loro compagni chiacchieroni in una black-list futura , non si sa mai ci riprovassero.
Un consiglio , per conquistare davvero la regola aurea è non vantarsene mai , se lo ricordino gli sprovveduti cafoni del prestigiosissimo liceo romano!