Un anno fa , era luglio come adesso e io partivo per Monaco con un biglietto per una Liederabend che già pregustavo di ascoltare ; avevo preso il treno , (i voli sono diventati quasi improponibili ) e con tranquillità ero partita con il regionale fino a Rimini e poi il treno tedesco diretto per Monaco.
Ricordo che pioveva verso le Alpi e aprendo il tablet lessi che il Nostroamatotenore il giorno dopo aveva cancellato il concerto.
Ero già in treno e mi restò solo di fare il viaggio con quella solita rabbia/ tristezza che mi hanno dato nel tempo le sue defezioni.
Poi mi andò bene perché una gentilissima signora della biglietteria mi trovò last minute uno splendido biglietto per l’esauritissima opera barocca Semele che magari non avrei mai visto.
Non mi feci rimborsare il biglietto del concerto , così come per una strana scaramanzia e tra quattro giorni parto di nuovo per la Liederabend non ascoltata un anno fa.
Nell’ordine mi può succedere di tutto:
Lo sciopero dei treni , italiani o tedeschi , a scelta, già in parte annunciato.
Lasciare la borsa in treno ( l’ho già fatto).
Scordarmi il telefono , o il biglietto rinnovato o un qualsiasi altro documento.
E infine leggere , magari mentre sto attraversando le Alpi , che di nuovo qualcuno che non nomino si è preso di nuovo il raffreddore.
Tutto sommato non vedo l’ora di tornare a casa venerdì prossimo anche se sono quasi certa che non riuscirò a prendere la coincidenza a Rimini per tornare in orario ad Ancona.
Poi nei rari momenti di lucidità mi domando perché ancora mi ostini a programmare viaggi musicali che ,anche se sono diventati sicuramente meno frequenti , ne ho in calendario fino alla prossima primavera.