Atto primo Sant’Andrea della Valle , atto secondo Palazzo Farnese , atto terzo Castel Sant’Angelo . Punto.
La scena si svolge durante una giornata : il 14 giugno 1800 , vittoria di Napoleone a Marengo.
Un capolavoro di Giacomo Puccini , con un grande libretto di Illica e Giacosa . Quest’anno è il centerario della sua morte e non si può onorarlo con un allestimento volgare e demenziale quale quello di Monaco.
Un regista incolto e con tante idee sbagliate sull’Italia ha pensato uno spettacolo inutilmente provocatorio e volgare .
Pensare Tosca come una Diva era già venuto in mente anche ad altri ( Carsen per esempio ) , quindi Callas , aggiungerci un Cavaradossi regista ci poteva anche andare , fare di lui PierPaoloPasolini significava non conoscere niente del suo valore raccontando un amore che fu impossibile e pensare di fare riferimento alle Cento giornate di Sodoma una prospettiva perlomeno riduttiva .
Poi infilarci dentro le BR , che non c’entravano niente col periodo storico una forzatura gratuita .
Uno spettacolo splash salvato solo dallte tre grandi voci in scena e dal miracolo di una musica tanto nota quanto amata a cui non è bastata la roboante direzione di Battistoni .
Oltre tutto neanche una grande regia dal punto di vista tecnico e anche la trovata della pedana che sale per mostrare la tortura é banale e di modesto effetto.
Tutti quei filmati del terzo atto si mangiano letteralmente la magia di Lucean le stelle , moltiplicare Tosca in tante povere stuprate alla fine del secondo atto un brodo allungato inutilmente .
Che dire poi che non c’è parola del libretto che corrisponda all’azione e mettere l’Angelotti nel baule fa soltanto spettacolo da prestigiatore , e poi anche nemmeno si spiega come ne esce!
Una ridicola comparsa in vesti fasciste e ´ addirittura un ragazzo di colore , solo una messinscena sciatta e cretina poteva arrivare a un errore così elementare da ricordarmi il gladiatore con l’orologio di cinematografica memoria.
Ho sopportato molte « provocatorie regie tedesche » alcune le ho anche difese perché aggiungevano una ipotetica lettura più moderna .
Mi dispiace dirlo , ma qui siamo addirittura a una offesa della memoria. Sono uscita molto irritata e mi ha salvato solo il felice successivo incontro con i grandi interpreti che allegramente tornavano nei rispettivi camerini , ovviamente loro sono professionisti seri , il compito lo hanno svolto meravigliosamente bene , la storia dell’allestimento e ´ una scivolata di gusto che non mi aspettavo dal BSO.