Paura in Germania

L’Europa è la mia casa e di questa Europa io sono una cittadina ma da stamani , quando le carte disegnate sui giornali italiani segnano due ferite scure nell’Est della Germania io sono piombata in una angoscia profonda :
la Turingia e la Sassonia con il loro voto ci hanno riportato , tutti noi europei indietro di ottanta anni.

Leggo avidamente i commenti politici e le motivazioni che hanno portato a questo risultato e mi rendo conto che in queste terre dell’ex DDR sono stati commessi errori di sottovalutazione del pericolo : leggo che queste popolazioni , molto più povere rispetto alla più ricca e vicina Baviera vivevano sotto un’ala statalista che in qualche modo ne proteggeva la qualità della vita.

L’arrivo del Marco tedesco , la libertà di andarsene da quelle regioni ha spinto i giovani e generalmente le classi più acculturate ad abbandonare queste terre un tempo ricche di cultura , sono rimasti i piccoli paesi con la loro rabbia e la paura del diverso ed ecco che AfD ha cominciato a crescere fino a diventare in Turingia un partito del 30% e in Sassonia ha retto , ma solo di un soffio la CDU. 

Certo che per ora nessuno vorrà governare con loro , ma c’è anche quella strana creatura ex.linke , oggi putiniana di ferro che con un partito personalistico ( quanti errori si ripetono in Europa ! ) rompe gli equilibri e ne condiziona il governo.

Non sono una politologa e sicuramente non ho in tasca ricette per combattere questa malattia della democrazia .

Vivo già in un paese mal-governato dalla destra e avevo sempre guardato con stima alla Germania .

In Francia , sembra che in qualche modo abbiano retto e stiano cercando di formare un governo centrista , ma tra due anni si vota anche lì , l’argine non si è rotto , occorre disperatamente sperare nelle deboli  istituzioni europee ancora troppo perse in una faragine burocratica e incapace di guidare politicamente il nostro vecchio continente.

Dresda , Lipsia , Erlfurt ; Weimar : nomino questi nomi sinonimi di cultura europea , non è possibile tornare indietro nel tempo in maniera così assurda.