Tutti gabbati

Mi fanno ridere quelli che non vanno sui social per non essere spiati e poi vanno a fare una corsetta al parco col misuratore dei passi o una gita in bicicletta con l’attrezzo che indica il tempo trascorso in sella e con questi semplici strumenti sono praticamente nudi davanti a chi vuole scoprire i vizi e le virtù di ogni vita .

Quando leggo elenchi pazzeschi di persone spiate nei loro conti in banca e nelle loro faccende private penso chi ci sia anche qualche Vip dispiaciuto per non essere abbastanza importante da essere spiato. 

Personalmente penso al vecchio proverbio “male non fare , paura non avere” , resta però la sensazione sgradevole che nessuno è ormai libero neppure in casa sua.

Infatti recentemente mi è successa una cosa ridicola e ne ho parlato sul mio blog perché anche la libertà di espressione è controllata per cui mi hanno cancellato un post semplicemente perché il censore Fb ha letto una parola che evidentemente sta in una lista nera .

La cosa assurda è che invece in rete il mio post è restato tranquillo nello spazio di mia proprietà , quello per cui pago il mio diritto a pubblicare.

Mi raccontava un elegante signore a Milano che non riusciva a completare una parola considerata pericolosa in un suo privatissimo whatsup . 

Viene voglia di sorridere davanti a tanta imbecillità manifesta , ma è un riso amaro perché piano piano il grande fratello si sta allargando sulle nostre teste e ben sappiamo che le menti deboli , quelle per intenderci che erano già influenzate dalla rete televisiva privata , quella che la mia sarta a Cortina teneva accesa tutto il giorno , che di fatto  permise la conquista del berlusconismo in tempi ormai lontani. 

Brogli elettorali all’ordine del giorno , faticano a esprimere il pensiero le piccole nazioni satelliti della ex URSS , in tempo di elezioni si dubita di tutto , ogni risultato potrebbe essere manipolato .Forse la democrazia potrà essere salvata solo attraverso una forte coscienza culturalmente avanzata .

E‘ l’unica speranza che ci resta.