Una buona metà dei paesi che ho visitato nella mia lunga vita non si possono più visitare : ci sono le guerre , i pericoli o addirittura la distruzione di importanti monumenti per i quali avevo fatto il viaggio.
Un esempio per tutti : la grande ruota di Homs in Syria e adesso leggo il rischio che corrono le splendide rovine di Baalbek in Libano.
Anche in Libia si andava solitari e felici , si dormiva nelle tende nel Sahara e ci succedevano anche tante avventure alle quali andavamo incontro consapevoli che non tutti gli accompagnatori erano fidati e serenamente si dormiva in alloggi precari.
L’altra metà , quella che ancora per fortuna si può visitare i visitatori la vedono mischiati alla folla dei turisti che invadono vecchie rovine e monumenti famosi e francamente non so quale delle due calamità sia la peggiore.
Leggo di un amico che rimpiange la sua lontana visita a Istambul , anche io entrai nella meravigliosa piscina sotteranea vicino al Gran Bazar grati a un ragazzino che ci faceva lume con una specie di torcia artigianale o quando si poteva entrare a Santa Sofia che era ancora una chiesa , poi tornandoci , la trovai moschea e adesso so che non è niente di tutto questo , solo un museo da visitare mettendosi in fila alle entrate.
La scorsa estate ho visto una bella mostra a Monaco alla Lambach haus dal titolo suggestivo : la Istambul di Pamuk. Vedevo gli occhi disinteressati di mia nipote , una ragazza attenta e colta ,ma ho fatto fatica a spiegarle che quegli oggetti , quelle foto ingiallite , quell’atmosfera medio orientale erano un chiaro messaggio per me che non solo avevo letto tutto Pamuk , ma che avevo vissuto quelle atmosfere come quando volli andare a cena al Pera Palace , ormai vecchissimo negli arredi ma che mi rappresentava un’epoca di libri e incontri che avevano avuto luogo in quelle sale.
Ormai ho fatto il mio “ giro della prigione “ e ne sono contenta , il mio mondo è scomparso , forse sono scomparsi anche i valori che conteneva , non è colpa del nuovo turista al quale va tutta la mia simpatia ma quello screenscht della mia memoria non lo potrà mai rivedere , le mie atmosfere se ne sono andate con me.