Ancora tu Jonas

Credo che questo grand tour pucciniano di Jonas Kaufmann sia stato un successo ben meritato e ci sono state eroiche amiche che ne hanno voluto seguire anche quattro o cinque tappe.

Inizialmente anche io avevo pensato di farci una serata ma quando poi scoprii che l’unica data comoda per me era Monaco e a Monaco non c’era la mia amata Maria ho desistito.

Certo che in compagnia della soprano italiana con la quale Kaufmann aveva già diviso più volte il palcoscenico , (ammazzandola sempre in scena!, ) hanno avuto un valore aggiunto : il valore di una vecchia amicizia e stima professionale che va aldilà delle stesse note , ripetute per tante sere fino al punto che una sera ( lo riferisce una amica fedele ) anche a Jonas sia scappato un Viva Puccini! che forse avrebbe valso quanto tutto un viaggio.

Maria è leggera leggera ed è volata spesso in alto tra le braccia del tenore facendomi sorridere di tenerezza.

In privato mi aveva scritto : ero convinta di vederti a Vienna… 

Non ce l’ho fatta , per me Vienna è complicata per arrivarci e mi sono riservata un solo viaggio con il cambio a Monaco . 

Ci sarò , almeno lo spero , in gennaio , quando una ennesima volta 

Nedda cadrà pugnalata da Canio , spero solo che non sarà l’ultima

volta in cui si riformerà la coppia.

Del Cd che ha dato origine al giro però io ho amato soprattutto il brano del Tabarro perché la particina del marinaio Luigi non è da protagonista ma l’arte dei due interpreti , in questo caso con Armin Grigorian , ne fanno un cult in mezzo a tante altre pregevoli arie.

Quello che ancora mi colpisce è l’immutato fascino del tenore che in anni lontani ci fece impazzire per la voce , l’arte e la bellezza; oggi che forse di arte ne ha anche di più per fortuna ci resta la documentazione di tutto il resto . Guardare per credere :La fanciulla del West di Vienna del 2014 , quando ridendo disse che nessun altro tenore sarebbe stato capace di entrare a nascondersi in un armadio così piccolo!

Io che c’ero , però vedevo che ogni tanto apriva uno spiraglio nella porta perché rischiava di soffocare.