Piccolo manuale di consultazione dei social .
Saltando di corsa tutta la pubblicità , gli appelli a salvare cani e gatti ,preziosi comunque e utili per chi abita nelle zone da cui partono gli appelli, evitati con cura i commenti sulla politica , tanto se ci si infila dentro si può solo uscire sparando a tutti gli avventori di quel virtuale bar dello sport, mi concentro su alcune “firme” garantite, proprio come se leggessi un giornale e ne cercassi la pagina culturale.
Soltanto uno di quei post negativi sul piano umano mi offende è un brutto commento sulla vicenda della povera ragazza appassionata speleologa che è caduta dentro la voragine di una grotta.
Cercherei di non intervenire ma per fortuna i commenti che una volta tanto guardo sono tutti civilissimi e pieni di utili informazioni circa il volontariato di chi la sta soccorrendo : civiltà vince , il tentativo di strumentalizazione cade.
Passo quindi alle mie “firme” : comincio dal top .
Il raffinato cultore del bello ci racconta le bellezze della sua trasferta musicale parigina , il giornalista massimo esploratore delle scoperte della nostra italica provincia : garbato e godibilissimo il suo report udinese e poi per restare in zona Marche l’esperto “vero” di Sanità che spiega i mali della gestione sanitaria regionale .
Mi sembra un Don Chisciotte contro i mulini a vento , la sua battaglia civile è ben documentata , qualcuno nei commenti dice che non dovrebbe essere lasciato solo .
Condivido.
Poi la perla :un espertissimo cultore pucciniano , uno che sa tutto del Maggio d’antan , mi racconta tra le pieghe di un commento su un giovane direttore che da Firenze passò per caso ,un ventenne Petrenko ! la notizia mi emoziona anche se retrodata , chissà se c’ero perché di Bischkov a Firenze mi ricordo bene e in quegli anni correvo spesso alle segnalazione che mamma e sorella mi facevano delle cose belle da non perdere.
Tutto sommato la mia lettura all’alba dei social mi regala sempre qualche perla.
Non bisogna considerarli sono spazzatura, c’è anche un sacco di buona roba la dentro.