Solent green

Al supermercato , forse suggestionata dalla pubblicità , prendo dal reparto surgelati una zuppa di verdure , penso che magari un giorno di pioggia in cui non avrò voglia di cucinare potrò provare questo esperimento di cucina.

Normalmente mangio solo verdure tresche e minestre di legumi che oltre tutto mi vengono abbastanza bene.

Oggi però era il giorno giusto , sono tornata a casa un po’ tardi e ho tirato fuori dal reparto surgelati la busta  misteriosa .

Leggo con cura le istruzioni , in realtà semplicissime , apro la busta e verso il contenuto nella pentola.

Con stupore mi accorgo che si tratta di dischetti tondi , verdi-arancio , sembrano piuttosto delle fiches per giocare al Casino.

Copro e aspetto , a fuoco medio , gli indicati sette minuti  , girando ogni tanto .

Alla fine il passato di verdure ha un aspetto piacevole , lo assaggio e senza gridare al miracolo , ammetto che è buono.

Solo che in quel momento esatto mi viene in mente un film di fantascienza intitolato “2022 i sopravvissuti “ nel quale si raccontava che in una futuribile metropoli americana sparivano i vecchi e un baldo poliziotto aveva scoperto la fine dei medesimi , i quali finivano volontariamente in una specie di clinica dalla quale uscivano trasformati in grosse pillole che servivano a sfamare l’umanità in crisi alimentare.

La somiglianza con i dischetti del mio minestrone era perfetta , mi sono anche ricordata che il titolo originale del film era Solent green e che quaranta o più anni fa quello mi era sembrato un film apocalittico.

Per la seconda volta in pochi giorni sono ritornata indietro , quando i film di fantascienza erano di moda , adesso non fanno più ridere ,

e non so se ricomprerò più il minestrone surgelato.