Le nevi di ieri

Sono vissuta in un mondo bellissimo e non me ne sono accorta

.Leggevo ieri dello scempio avvenuto l’ultimo weeckend a Roccaraso , con la poltiglia dei rifiuti  rimasti alla partenza dei cento pulmann di pseudo sciatori arrivati a violentare la neve e ho  ripensato alle mie mattine di un tempo lontano quando salivo a Piè Tofana con gli sci fuori dal tettino aperto della vecchia Cinquecento.

La mia piccola macchina senza catene non si doveva fermare  perché sui tornanti della strada innevata non sarei mai più ripartita.

Arrivavo trionfante e parcheggiavo nello spazzale ancora vuoto e mettevo gli sci , praticamente aprivo gli impianti e facevo delle bellissime discese sulle mie adorate Tofane , se chiudo gli occhi ancora ricordo il mio percorso , le deviazioni verso la Cacciatori e i camosci che mi guardavano dall’alto.

Se poi la giornata era già più lunga nel pomeriggio andavo dall’altra parte della valle e sciavo sul Faloria.

Un mondo perduto di gioie semplici alle quali sono tornata per tanti anni e che ancora mi sogno la notte.

Avevo le mie abitudini , provavo sempre lo stesso moto di orgoglio per avercela fatta quando passavo indenne uno strano imbuto di sassi e neve dal quale a metà si partiva trionfanti verso la fine .

La montagna era per me il momento sacro in cui ero parte della natura e mentre risalivo sugli impianti mi piaceva scoprire il piccolo ermellino e lo scoiattolo dispettoso che giocava tra i mughi.

Adesso che tutto è massificato e una influencer riesce a mandare in tilt un comprensorio attraverso un invito social sono convinta di avere vissuto in un mondo di ieri scomparso , insieme ai suoi abitatori, rispettosi della bellezza nella quale avevano la fortuna di poterne godere e che mai avrebbero lasciato cartacce e bottiglie vuote nel parcheggio in fondo alla discesa.