Il Concerto di Colonia

Non amo il jazz , non lo capisco , anzi non riesco ad ascoltarlo.

Ero perentoria su questa affermazione , poi un giorno per caso , non mi ricordo da quale radio o mangianastri uscissero quelle note bellissime e fluide , una cascata che usciva dal pianoforte come un fiume e domandai al ragazzo che stava sentendo : mi rispose stupito con lo conoscessi : è il Concerto di Colonia di Keith Jarrett.

Qualche giorno fa in macchina ho acceso la radio e quelle note cristalline mi hanno riempito l’abitacolo.

Ho sorriso perché lo riconosco subito quel Köln concert . il secondo disco jazz più venduto al mondo dagli anni Settanta , cioè da quando per una magica serie di concause venne registrato quel magico evento .

Per quanto mi riguarda ,da quel giorno lontano , quando nel calore meridiano di un’isola greca  sentii per la prima volta quel concerto non ho più detto di non amare il jazz , anzi quel casuale incontro musicale mi aveva fatto capire che la musica , qualunque musica se nasce dalla pura creazione sonora è di per sé un miracolo che entra nell’anima.

Molto si è scritto sulle circostanze di quell’evento : il pianoforte non accordato , il pianista con il mal di schiena e si è molto lavorato sul mito , di sicuro c’è  che quelle note le riconosco all’istante , mi basta ascoltare libera da pregiudizi è il miracolo si ripete .

Sempre- E non è più vero che non amo il jazz.