Un gioco infantile

Quando i bambini erano bambini e giocavano tra di loro , non come oggi che giocano da soli con la testa nello schermo del tablet , si raccontavano delle storie che spesso cominciavano con : io ero…

IO ero , cioè ci si travestiva mentalmente in qualcun altro per realizzare i sogni ,i progetti o semplicemente le regole del gioco.

Io ero il re e facevo di un pezzo di terra lungo e stretto “ vista mare” la riviera del medio oriente .

La scrivo tutta minuscola anche se è la grandiosa idea di un megalomane americano che pensa di cancellare un popolo , di spostare un paio di milioni di palestinesi qua e la per permettere la realizzazione di un sogno bello pulito e apprezzabile sul piano turistico.

Ho già visto anche la simulazione di progetti bungalow a schiera , c’è già anche un ricco parente del sullodato americano che si accollerebbe volentieri l’impresa .

Devo ammettere che inconsciamente anche io quando guardavo quelle tragiche tendopoli “vista mare” pensavo che i poveri palestinesi in fondo non vivevano in un brutto posto.

L’esercito israeliano ha pianificato il suolo , schiacciando sotto montagne di detriti diecine di migliaia di persone , mirando anche a scuole e ospedali con la giustificazione che fossero tutti rifugi dei combattenti di Hamas , la bestia nera terroristica che in principio fu un partito su base sovranista e religiosa che governava quel budello di terra avendo ottenuto il potere con elezioni democratiche.

Evidentemente c’era qualcosa di sbagliato nel calcolo politico del governo israeliano , a Gaza si viveva malissimo , due milioni di persone strette tra il confine di terra e il mare ed è antica esperienza sapere che quando le situazioni sono esasperate qualcosa di orrendo finisce per accadere .

Fu il 7 ottobre ed è una data che ricordiamo tutti e non  si può cancellare l’orrore con un colpo di spugna dal vago sapore di fiaba disneyliana .

Tutti i popoli che dovrebbero accogliere “ momentaneamente “ i profughi di Gaza si dichiarano fermamente contrari , ci sono già 56 campi profughi palestinesi nell’’area, ma ho il dubbio che piano piano il progetto Mammona abbia il sopravvento sulla logica e sul diritto di una intera popolazione.