L’algoritmo

L’algoritmo regala i ricordi : anche non scorrendo troppo indietro nel tempo sul mio I phon ci sono tante foto di neve : il titolo è chiaro “ foto di neve negli anni”. Dove non mi conforta la memoria arrivano immagini  con tanto di data  fatte dalla finestra del mio studio con il cancelletto trasformato in trina bianca , il terrazzo un soffice manto bianco e le date parlano chiaro : dagli anni 2000 qui ha nevicato perlomeno altre tre volte .

Escludendo le foto della montagna , i nipoti ancora ragazzini , le amiche quando ancora facevamo lunghe passeggiate , qui ancora cadeva la neve.

La neve sull’Adriatico arriva da Est . è il famoso “nevone”  raccontato da Fellini in Amarcord, un fenomeno meteorologico di inversione dei venti quando invece di girare dall’Atlantico verso est hanno il sopravvento i Balcani e allora qui arriva o meglio arrivava la neve abbondante che ci portava non pochi disagi ( la città è tutta salite e discese )  ma era una festa per i ragazzini che non andavano a scuola che scendevano sugli slittini sulle strade finalmente tutte per loro.

Quest’anno sono dovuta andare a Vienna per vedere volteggiare qualche sparuto fiocco bianco , ma anche lì prevaleva il freddo e il vento gelido non mi ha permesso di vedere imbiancate sulle statue dei giardini del Ring.

Il cambiamento climatico esiste davvero anche se nei giorni scorsi ho avuto tanto freddo, l’aumento del costo energetico fa sì che abbassiamo i termosifoni e si cerca di difendersi anche aggiungendo piumini e golf , ma poi l’umidità entra nelle ossa e un po’ di inverno vero malgrado tutto ancora lo viviamo.

I grafici delle statistiche parlano chiaro ma la neve in città è il ricordo di un algoritmo , uno dei tanti giochi della memoria indotta che ci fa sentire sempre più schiavi di quelle neiges d’antan così care alla nostra Marchallin…