Pagliacci ter

Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo due volte la classica abbinata Cavalleria Pagliacci a distanza di dieci anni : ieri ho visto un altro spettacolo in video e posso dire di avere vista una terza versione , uno spettacolo comunque diverso.

Comincio dalla Cavalleria , la sera della prima a Vienna aveva cantato Luciano Ganci nel ruolo di Turiddu , una ottima classica performance del tenore italiano , bellissima voce lirica e ovviamente la parte del leone l’aveva fatta la Garanca, una vera fuoriclasse che ovviamente si è confermata tale nel video.

In video invece ho visto il debutto di  Tetelmann , purtroppo a mio avviso ha esordito male con una Sìciliana quasi urlata  via  via però si è riscattato e devo ammettere che il suo “addio alla madre “ probabilmente ben studiato su un grande modello l’ho trovato degno di un ottimo tenore del futuro.

Passo al motivo per cui in realtà ero partita tra mille dubbi e perplessità per quello che un tempo era un banale viaggio per Vienna : il mio adorato Kaufmann che riaffrontava un suo ruolo meraviglioso visto a Salisburgo.

Era stato tutto bellissimo , a cominciare dalla sorpresa del Prologo che avevano tenuto tanto segreto che ci avevo messo un po’ a capire chi era che lo cantava così magnificamente e che ormai nel video dopo cinque repliche sapevano tutti chi era davvero e infatti lui si leva la maschera molto prima . 

La rappresentazione dal vivo aveva evidenziato che in realtà era quasi una prova generale , molte cose non funzionavano  ma la bravura di Jonas e di Maria mi avevano  incantato lo stesso fino alla fine.

Per inciso avevo saputo tra le quinte che avevano fatto la generale il giorno prima e senza l’orchestra.

C’erano stati però effetti più o meno voluti come la grande ombra di Canio che si proietta come un gorilla sullo sfondo del “ridi pagliaccio” che nel video non si vede mentre si vede troppo la truccatura che invece dal vivo restava volutamente nell’ombra con effetto finale molto più violento.

I ruoli minori in scena non erano eccelsi e nel video risultano tutti più modesti a cominciare dall’interprete di Silvio  ,a conferma di una politica  viennese portata al risparmio di prove e anche di  cori.

Nell’insieme confermo la mia premessa iniziale , ho visto in video una terza versione , resta comunque a ricordo e testimonianza della grande padronanza in scena di Maria Agresta e di Jonas Kaufmann, la mia riluttanza ad andare fino a Vienna era stata ben ricompensata.