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Forse questa Conferenza di Monaco 2025 parte male perché sembra portare in sé una specie di sindrome già nel nome , infatti rievoca in modo sinistro la famigerata conferenza di Monaco del 1938 da cui partirono i presupposti della seconda guerra mondiale .
Non sono riuniti a parlare dei Sudeti i politici convenuti ma conoscono l’importanza del messaggio che porterà J. D. Vance , e che sarà l’indirizzo dell’odierno pensiero rispetto al destino dell’Ucraina già derubata nel 2014 della Crimea praticamente sotto gli occhi di un’Europa indifferente e sicuramente distratta.
Ci va giù pesante il giovane Vice e straparla di diritti e doveri garantiti da quello che lui definisce , “per grazia di dio “, un novello sceriffo d’America venuto a difendere un equilibrio mondiale in cui pare non esserci posto per l’Europa colpevole di avere rincorso i
sentieri ecologisti riassunti nel pericoloso pensiero di Greta Tumberg.
Basta vedere la carrellata sui volti stupefatti e impietriti della platea per capire quanto di eversivo ci sia nel messaggio del giovane americano che pare piuttosto piombato da una astronave dell’amico Musk proveniente da un pianeta lontano dalla cultura e dalla storia europea.
Si è mosso come un elefante in salotto disegnando un equilibrio mondiale che ci vede periferici e soprattutto ininfluenti rispetto al concreto pericolo che l’espansione della Russia di Putin potrebbe rappresentare per la vecchia Europa.
Perché abbiamo aspettato tanto , trincerandoci dietro le più ferree regole burocratiche per fare entrare l’Ucraina in Europa quando ancora avremmo potuto intervenire ?
Questa è la nostra vera colpa , adesso ci tocca stare ad ascoltare il cowboy vice sceriffo che viene a farci la predica , ormai è troppo tardi e non serviranno a molto le belle dichiarazioni d’intenti a difesa di un paese che si vedrà decurtato di una bella fetta di territorio , se il novello Zar si accontenterà di quanto già conquistato.