Poche idee ma confuse

ll prossimo 15 marzo  dall’idea di un giornalista e scrittore che tiene una rubrica di costume su uno dei più importanti quotidiani italiani era nata l’idea di una manifestazione a favore  di un’Europa che ci riunisse davvero tutti sotto una sola bandiera blu con le stelle gialle.

Potremmo sintetizzare il senso della partecipazione ad una chiamata in piazza per ribadire che soprattutto ci sentiamo  tutti europei ma il rincorrere di distinguo e di differenze ha fatto si che il risultato non sarà sicuramente quello sperato dal  promotore.

L’idea era buona , ma il nostro felice  paese basato sulle incertezze politiche trasforma quello che comunque sarà un successo di piazza in un messaggio politicamente confuso.

Questo risultato sarà la riprova del perché In Italia vota soltanto la metà degli aventi diritto e quindi il risultato porta a esiti non rispondenti al vero pensiero della gente.

Andranno sparpagliati , con segnali di bandiere diverse , e quel mare di bandiere europee che spero comunque ci sarà non risponderà per niente alla volontà politica degli elettori.

In Germania è successo qualcosa di diverso , la radicalizzazione politica ha spinto gli elettori a ritornare in massa alle urne .

Forse da noi vale il pensiero scettico di Ennio Flaiano : in Italia ci si conosce tutti , cosa vuoi che ci succeda con un cambio di governo.

Invece qualcosa poi succede davvero perché alla fine mandiamo a governarci persone non all’altezza del compito , le classi politiche ci piaccia o no , non si inventato da un giorno all’altro . lo si misura anche nelle amministrazioni locali piene di falliti sotto tutte le bandiere.

Non sarà lo sventolare di bandiere a farci maturare politicamente.