
Tutto cominciò con la piccola mugnaia , il mio primo Schubert cantato da Kaufmann ; lo ascoltavo e lo riascoltavo e credo che fu allora che cominciai a tradurre e studiare quei versi dolci , quella musica cantata con tanta dolcezza .
Ma il vero momento di follia , una sorta di sindrome di Stendhal avvenne il 14 aprile alla Scala di Milano.
Per la prima volta sentii cantare la Winterreise in un modo così intenso e intimo allo stesso tempo , ricordo che tutto il tempo guardai incantata un bottone che brillava sullo sparato di Jonas , ero abbastanza vicina e non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.
Mi pareva impossibile che quella musica potesse essere cantata da altri che non da lui e infatti da allora non esiste nessuno che riesca a ricreare in me quella emozione così intensa da fare quasi male.
Ricordo che quando sull’ultimo Lied il suonatore si allontana nel gelo e nel silenzio non ci fu nessun applauso , nessun bis avrebbe potuto interrompere l’emozione.
Si allontanò il tenore tenendo la spalla sul suo meraviglioso sodale e pianista e uscimmo tutti in silenzio.
Si era verificato un rito collettivo dal quale ci misi molto a riprendermi-
Credevo che non fosse possibile niente di più emozionante fino a quando poco tempo fa ho potuto vedere il ciclo finale di Schubert, il canto del cigno ovvero il miracoloso spettacolo di Claus Guth .
Purtroppo non sono tra i pochi felici che hanno visto a NewYork lo spettacolo dal vivo ma mi è bastato il video per rientrare in quella specie di incantesimo che solo la grande arte di Kaufmann è capace di donare regalandomi un ultimo grande spettacolo.
Ci voleva l’arte scenica di Claus Guth , il suo gusto raffinato e la complicità del grande Helmuth Deutch per imbastire attraverso una leggera manipolazione dei testi il raggiungimento della perfezione di un racconto così intensamente drammatico e visivamente perfetto.
Leggo che non sono la sola a vedere e rivedere continuamente il video , il piccolo furto fatto con lo screenshot e postato sul mio profilo ha avuto più visioni di tutto l’anno del mio blog.
Questo Doppelganger è un miracolo musicale ed è inutile pensare in una riproposizione in Europa , credo che resterà un unicum nella prodigiosa carriera del meraviglioso tenore.
Forse potremo sperare che canti i testi in una Liederabend?