Capitolo1- la delusione
Alla fine c’è riuscito a darmi la sòla galattica, quella che ormai “ non ci pensi più” e il “ dado è tratto”.
Ero ormai in treno , quasi all’altezza di Verona quando ho letto della cancellazione e addirittura una sostituzione.
Una proposta quasi offensiva e quando il BSO si è accorto della scorrettezza è corso ai ripari dichiarando che poteva avere un rimborso.
A peggiorare le cose il comunicato tardivissimo del Nostro che proponeva il rinvio al prossimo anno, tutto un susseguirsi ci comunicati che ho seguito con la dovuta irritazione , tanto ormai ero in viaggio e non avevo altro da fare.
Patetico infine il messaggio personale , cuore in mano ( bravo Thomas!) che raccontava quanto lui ce l’aveva messa tutta a provare il programma , un po’ fuori tempo massimo , invero.
Fino a domenica sera ci avevo ragionato , per motivi logistici devo partire il giorno prima , ormai anche la mia agente mi aveva detto : vai.
Tra le pieghe dei post vengo a sapere che dopo la Liederabend ci sarebbe stata una cena di gala ed ecco spiegato il mistero dello strano orario , alle sette , e poi la corsa a trovare un sostituto.
Penso che un simile pasticcio non sarebbe successo ai tempi di Bachler , un sovrintendente serio.
Dato che per carattere sono portata a cercare sempre il lato positivo ho pensato che un cambio , purchè minimo di prospettiva, mi avrebbe fatto bene e un giorno al fresco bavarese avrebbe rotto il caldo terribile dei giorni passati.
In più due care amiche viennesi mi hanno comunicato che verranno comunque a salutarmi , per farmi compagnia , mangeremo insieme.
Poi il viaggio ha preso una piega diversa . Al prossimo post.
You are totally tight! Never ever Bachler had acted thus unprofessionally!