Un giorno lontano si pensò che la geografia a scuola fosse una materia inutile , in effetti per come veniva studiata negli ultimi anni un cui potei vedere nei libri scolastici un arruffato sistema di informazioni socio-politiche di un paese : metri quadrati di estensione , prodotti , sistema di governo e via via tante verbose informazioni che si potevano trovare su qualsiasi piattaforma a disposizione, pensai che forse era stato migliore il metodo dell’antiquato ricordo delle nozioni a memoria : le regioni , i fiumi , i nomi delle montagne : tutte cose buttate nel cestino dell’antiquariato scolastico.
Il risultato è stato drammatico : oggi nessuno sa più niente del mondo che lo circonda : non sa dove piazzare i Balcani e pensa che la Germania sia nel Nord Europa.
Questo meditavo guardando un banale quiz per famiglie nel pomeriggio di un giorno d’inverno , persone mediamente acculturate traballano vistosamente davanti a semplici domande di geografia.
Ho ripensato ai miei lontani studi durante i quali la geografia non era certamente la mia materia preferita ,però in seguito ho sempre detto di conoscere un po’ il mondo perché per mia fortuna ho viaggiato tanto ed è attraverso la visione dei paesi che ho imparato qualcosa del pianeta nel quale viviamo.
E qui veniamo all’importanza delle mappe ; da sempre l’uomo per impossessarsi di un luogo ne ha fatto la mappa , ne ha descritto il cammino per arrivarci , da Pollicino a Marco Polo , la conoscenza del territorio è sempre stata segnata dalle mappe, del resto anche l’Isola del tesoro la trovi solo se sai dove sta!
Passaggio successivo è dare un nome ai territori , così piano piano li riconosciamo e anche se qualche pazzo platinato pensa che cambiando il nome al Golfo del Messico quello diventi americano fa una fatica inutile , le navi lo percorreranno sempre nello stesso modo con le stessa mappe nautiche fatte nei secoli.
Oggi chi crede che cliccare su Google Maps sia sufficiente per capire le differenze dei popoli , le contraddizioni della storia , le conquiste sbagliate e soprattutto che le informazioni generiche che indicano il modo di andare “da la a qua” siano sufficienti per conoscere il mondo apra un vecchio Atlante e ricominci a elencare i nomi dei fiumi e delle montagne .
Tutto sommato credo che sia urgente ricominciare a studiare la geografia come si faceva un tempo oppure si disponga di tanta curiosità da spingerci fuori dell’uscio di casa , non servono tanto i soldi quanto la molla della curiosità , ma questa i giovani ce l’hanno già , perlomeno a giudicare dai miei numerosissimi nipoti.