la giornata di ieri era cominciata come da programma meteo annunciato : vento , pioggia , calo della temperatura,
Niente di speciale , siamo a marzo . Quello che non era normale era la mancanza di elettricità , già durante la notte ,ma non mi ero preoccupata .
Quando è tempo brutto qui mi salta tutto , compresa la connessione internet , poi quando il tempo cambia tutto torna nella normalità.
Oggi però i tempi di attesa si allungavano e allora fiduciosa ho fatto il numero verde dell’Enel : primo errore , non avevo in mano il codice della mia bolletta , mi scuso mentalmente con la voce e torno con la bolletta in mano . Secondo step , il telefono fisso , questa è facile . Terzo ,il codice postale e qui mi intreccio, forse sarà il freddo : la voce non mi capisce : ricomincio ma poi arrivata allo stesso punto e terrorizzata che al prossimo mi avrebbe chiesto il codice fiscale o il mio numero di piede ho mollato tutto.
Fortunatamente il filippino della casa accanto, forse ha migliori amicizie di me , aveva provveduto ad avvisare , infatti verso le nove l’Enel è arrivata con bellissimo camioncino bianco e due ragazzi modello Playmobil.
I due operai sono arrivati quando già in casa ero sui 17 gradi e piano piano sono stati affiancati a consulto da altri tecnici, ne ho contati fino a sette ; ad un certo punto mi sembravano i dottori al capezzale di Pinocchio , tutti chini sul buco del marciapiede nel presunto punto di rottura del cavo.
Intanto in casa la temperatura calava a vista e insieme alla temperatura aumentava il numero di scialli che mettevo addosso.
Ogni tanto poi pensavo di mettermi al pc. per scrivere il pezzo del blog che avevo in mente , ovviamente senza corrente non si può fare .
Ho pensato di ascoltare musica ma la radio non si poteva usare , ovviamente niente telefono e tv . L’unica cosa funzionante l’Iphone , unico contatto col mondo .
E’ banale dirlo , ma quanto siamo legati oggi all’energia elettrica , senza non si fa praticamete niente!
Infine solo grazie all’intervento di una ditta subappaltatrice le cose hanno cominciato a marciare , intanto io mi facevo il training :
pensa se eri un rifugiato in un campo profughi , pensa se eri in ospedale , pensale tutte perché una rottura è sempre una rottura ma ci sono cose ben più gravi cui pensare .
Tutto vero , ma prima che arrivassi a livelli di freddo mentale totale ho pensato quanto il mondo di un tempo , molto meno bisognoso di tanta tecnologia aveva però in compenso dei sistemi magari più elementari per provvedere a riparare i guasti , una volta probabilmente un operaio solo avrebbe saputo da subito dove mettere le mani.
Che grande verità ,che in altri tempi un solo opperaio abbreve risolto il guasto!!!!
Non tutto infatti cambia in meglio….
Cara Adriana,sono una vecchia di 84 anni che da pochi giorni ha scoperto , con gioia, il tuo Blog: Sono arrivata attraverso la simpatia per Jonas Kaufmann, per trovare ,,sorpresa, altre circostanze che ci avvicinano :la passione per i Lieder ,che non è cosa molto diffusa ed altro ancora ,Quando mi avvicinai a questo mondo meraviglioso di canti e poesia , ed erano gli anni 60, sentii che dovevo capire fino in fondo quella musica che mi apparteneva e anch’io studiai il tedesco e mi arrabattai a tradurre a modo mio tutto quello che potevo procurarmi,spartiti,vecchi libri…chè.a quel tempo ,c’era pochissima documentazione. Posso dire di aver vissuto una vita parallela sdoppiandomi fra le esigenze quotidiane e la mia segreta vita musicale. Premetto che tutta la musica ,diciamo colta mi ha appassionato,tuttavia nel mondo astratto dei Lieder trovai il mio .E ne sono stata tanto ripagata.Credo che a te,non servano altre parole…Però ieri ho scoperto che un altro denominatore comune, l’ENEL….Guarda caso, sono finita a vivere in un luogo molto particolare e isolato,che ,come accade da te,ad ogni temporale che so rispetti …resta al buio. Ho dovuto ridere e condividere anche queste avventure poco armoniche.Il mondo è veramente piccolo.ma sempre bello
Le premesse per una buona amicizia credo ci siano . Ti ringrazio in anticipo per le ore piacevoli che passerò leggendo tutto quello che hai scritto finora .e ti saluto con un abbraccio virtuale
Giuliana Mariani
E abbraccio a te amica trovata …nell’aere. Sono appena un pô piû giovane di te , e se ti piace come scrivo ho anche pubblicato dei libri di memorie musicali , sempre dedicati , piû o meno a Jonas Kaufmann e alla sua straodinaria bravura nei Lieder .
Mi trovi anche suFacebook, sia come blog che col mio nome. A presto risentirci.
Grazie Adriana,,mi ripeto,ma devo: sono molto contenta di averti incontrato.Mi interessano i tuoi libri di Musica,di Lieder, di Kaufmann., cantante intelligente e sensibile,come pochi. Non l’ho mai sentito dal vivo, nè,mai lo sentirò, ma molte volte in opere e concerti riprodotti. Invidio affettuosamente,la tua vivacità e la capacità di seguirlo in tante occasioni. Io,poco alla volta leggerò i tuoi scritti e conoscerò tutto.Fantastico! e fantastico che tu partecipi a noi le tue esperienze!
Che Kaufmann si dedichi ai Lieder mi dice molto della sua musicalità poliedrica,sento la sua passione,e spero che non bruci le tappe..Io sono molto esigente e lui deve cimentarsi con i “mostri” del passato,ma mi aspetto grandi cose—Sono vecchia e stanca ,ma la fiammella della passione musicale è ancora accesa…Ciao,Adriana,a risentirci presto e buona giornata Giuliana
so dove abiti , i miei piccoli libri li puoi trovare in Intetnet oppure se hai problemi te li posso spedire io..’e ancora grazie per la nuova compagnia ….