Nel lontanissimo 1953 nel Giardino di Boboli a Firenze vidi un raffinato spettacolo : Les Indes galantes di Jean Philippe Rameau. Me lo ricordo bene perche’ anche se ero una ragazzina mi piacquero tanto i bellissimi costumi settecenteschi ispirati alle stampe d’epoca che raccontavano in maniera fantasiosa i selvaggi delle Americhe . Pizzi e merletti..e tante piume colorate.
Ebbene dimenticato tutto questo ieri sera e ho assistito allo spettacolo piu’ intelligente e di buon gusto di questo festival .
Sotto l’esperta bacchetta di Ivor Bolton con strumenti d’epoca l’orchestra del Münchener Festipielorchester, coro Balthasar-Neumann ,Freiburg e i bambini del Kinderstatisterie del BSO ho ascoltato musica barocca mai sentita prima cosi’ moderna .
I ballerini , da citare tutti per nome ( venuti da ogni parte del mondo) sotto la guida di Sidi Larbi Cherkaoui che ha curato anche la regia , insieme ai cantanti / attori tutti di altissimo livello hanno dato vita ad uno spettacolo vivace , intelligente , raffinato e attualissimo.
Le indie do oggi sono i poveri che premono alle nostre frontiere , la scuola vorrebbe raccontare un mondo pieno di belle cose naturali , ma arriva il Potere che incita alle guerre.
Anche la Chiesa ci mette del suo e i poveri rifugiati vengono accolti , in parte , solo quelli che saranno sfruttati dal sistema .
Nessuna pesantezza ideologica , si ride molto , si ascolta splendida musica suonata con maestria, i cantanti fanno anche i ballerini , tutti sembrano felicemente giocare con molta fantasia.
Doveroso citare i nomi di alcuni strepitosi cantanti : Lisette Oropesa,Goran Juric’,Anna Prohaska, Mathias Vidal, John Moore,Ana Quintans, Cyril Auvity, Francois Lis e mi scusino tutti gli altri, tutti degni di essere menzionati .
Ma la fine é in gloria , la musica di Rameau ce lo dice :Tout ce qui blesse la tendresse est ignoré dans nos ardeurs.
La nature qui fit nos coeurs prend soin de les guider sans cesse. Gli amori si ricompongono , i bambini finiscono in girotondo.
Anche il corposo programma di sala é bellissimo , dovrô studiarmelo con vocabolario , oltre la parte iconografica c’é molto da leggere….