Kaufmann si è preso una pausa dopo la vacanza napoletana e il mio blog si concede una piccola puntata nel privato.
La passeggiata per Napoli ha risvegliato le mie tante memorie napoletane e mi è sembrato che in qualche modo rispecchiassero parte della mia vita .
Davanti al monumento in Via Partenope , da un lato il porto , il molo Beverello e il Maschio Angioino , dall’altra il Castel dell’Ovo mi sono seduta su una panchina a ripensare tanta parte delle mia vita mentre nel mare di Mergellina sotto di me tranquilli nullafacenti prendevano il sole e attempati signori nuotavano felici nel mare del golfo in un magnifico lunedì di settembre.
Il primo ricordo sembra preistorico : avevo sedici anni e con il mio babbo abbiamo fatto un avverturoso “viaggio della motocicletta” su uno scooter :
Firenze- Napoli, ovviamente senza casco e tute spaziali : quando siamo tornati a casa eravamo totalmente cotti dal sole.
L’albergo in Via Chiatamone recitava “ vista mare” che vedevi se sporgendoti molto dalla finestra coglievi molto lontano una sottile striscia luminosa blu.
Il percheggio consigliato consisteva in una grande grotta e ci lasciarono la metafisica ricevuta con scritto” Lambretta marca Iso .”
Solo i vecchi potranno capire l’ironia!
Poi la Napoli delle regate , tante , dall’OneTon Cup ,prestigiosa regata internazionale negli anni ottanta. Si partiva da un Circolo nautico molto blasonato proprio sotto la mia panchina e accanto a noi erano ormeggiati i mitici motoscafi blu dei contrabbandieri di sigarette . All’arrivo dei vincitori ci gettavano a bordo pacchetti di Marlboro per festeggiarci.
Poi le regate a Capri e le tante partenze dal Molo Beverello : io che guidavo da sola la macchina avevo sempre un po’ di tensione agli imbarchi e agli sbarchi , ma la vera avventura era guidare in Via Marina ; nessuno che si fermasse mai ai semafori , era un continuo rischiare di tamponare o di essere tamponata.
Passarono gli anni e una volta ho partecipato ad un bellissimo convegno nazionale sul teatro al Maschio Angioino : gli anni veltroniani in cui si sperava di essere un po’ meno fanalino di coda in Europa in quanto a risorse per il settore, anche queste memorie e speranze lontane.
Un po’ più recente un bellissimo convegno nazionale del FAI .In taxi mi offrì un passaggio la Giulia Maria Crespi , curiosa di tutto mi confessò di non conoscere Ancona , semplice e grandissima dama lombarda , le dobbiamo tutti qualcosa.
Quella volta vedemmo cose della Napoli più segreta e più bella :
si aprirono per noi chiostri profumati completamente affrescati ed erano spesso ai piani alti di preziosi palazzi .
Ricordo in particolare una serata nei Quartieri Spagnoli con i nostri pulmann che non arrivavano fino alla meta e una curiosa ragazzetta dai ricci capelli neri che affacciata al finestrino di una vecchia Panda inchiodata all’improvviso ci aveva apostrofato incuriosita delle nostre mises eleganti: ma vui che ci fate acchì?
Stavamo andando allo Spedale degli Incurabili che morivano in una bella lunga corsia ma gli affreschi sopra la balconata da dove i parenti calavano i cestini delle vettovaglie erano veramente magnifici.
Con ovvio Trionfo della morte sullo sfondo.
Poi l’ultimo , bellissimo viaggio con mio marito , diventato presidente di una banca che era a sua volta proprietaria di una banca a Napoi ed oltre ad essere alloggiati nel meraviglioso albergo di lusso davanti al Castel dell’Ovo ( la sera in terrazza vedevo le luci che cambiavano sulle vecchie mura con effetti turistico/speciali ) ero stata anche al San Carlo per un’opera che non ricordo molto bene , non doveva essere un granchè.
Mi sembra fosse una Sonnambula ,ma il ricordo più vivo furono le rose e gli altri graziosi omaggi alle signore che mi furono tributati in gran copia .
Ma in quella ultima occasione ..da Vip ebbi anche la fortuna di poter fare una visita speciale ,guidata da archeologi della Sovrintendenza ,agli scavi di Pompei : Le Domus chiuse al pubblico , gli scavi recenti ci furono mostrati con dovizia di illustrazioni e questo mi riporta all’oggi , anche JK ha fatto un giro più importante ,in altrettanto preziosa compagnia .
Ora io a Napoli vado in alberghi piccolissimi il cui unico metro di scelta è quello di essere vicini al Teatro .
La vecchia signora sola per altro può vivere fortunatamente di tanti bellissimi ricordi.
“…. O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
………… “, in questo caso, non del/i nostro/i dolore!
Leopardi colpisce ancora….