Glossario operistico .capitolo due

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Non avrei mai pensato a tante risposte , alcune veramente geniali, a proposito dell’uso operistico nel lessico familiare .

Darei la palma alla mia amica di origini napoletane con quel:
mi chiamaste . che bramate ….usato nella sua casa quando era ragazza col seguito che si può trovare tra i messaggi di risposta del blog

Secondo metterei : dammi il braccio mia piccina …di una amica che veramente non è tanto piccola , ma evidentemente la frase diventa un dolce segno di affetto.

Poi c’è la lunga e dotta spiegazione alla lunga lista di Arnaldo che si cimenta anche in tedesco e la mail successiva di chiarimento è decisamente privata , ma il suo Bist du von Sinnen ( ma sei fuori di testa! ) è bellissimo come i suoi Gewiss ,Gewiss (certo certo) dal coro del Lohengrin.

Non male anche la spiegazione di Erwache Erda …pare che se lo dica spesso da solo ( svegliati…)

Qui mi fermo perché le sue sono spiegazioni anche un po’ psicanalitiche e molto divertenti.

Mia sorella aggiunge una lunga lista :molto Arlesiana …anch’io vorrei dormir così ( duri risvegli) e il povero ragazzo voleva raccontarla e s’addormì..ai poco attenti.

Mamma , quel vino è generoso ( dopo i pranzi pesanti).

Poi va giù di Boheme   con l’ultimo sole è mio e il classico ci rivedremo alla stagion dei fiori.

Un premio speciale a è la solita storia del pastore , citato da molti , direi quasi “the winner is”…..in molte case quando si sentono parlare i politici e non solo.

Dall’amica Paola molto Rigoletto : da vendetta tremenda vendetta a questa o quella ….poi Tosca col molto usato Ma fatelo tacere ( a chi dice castronerie in Tv ) fino al classicissimo com’è lunga l’attesa .

 

Ma la vera sorpresa sono stati i contributi stranieri :

una bellissima amica romena che ha postato i suoi : bevi , bevi, pazzo son , guardate e ..davanti a lui tremava tutta Roma : non ha spiegato i contesti ,ma si è divertita perché poi ha proseguito anche con altre citazioni.

 

Molto interessante è stato il contributo dell’amica austriaca ( che parla benissimo l’italiano e chi mi ha spiegato il familiare ricorso a frasi wagneriane.

Farget an ( incominciate!)

Mein lieber Schwann ( usato con senso di meraviglia)

Nie sollt Du mich befragen ( che ne so io)…

 

Non ho avuto contributi da parte francese , ma la raccolta è ancora aperta ….

il giochino presegue.

12 thoughts on “Glossario operistico .capitolo due

  1. “Pourquoi me réveiller?” (anch’io vorrei dormir, no?)

    A proposito del duetto sopracitato, si trova su YouTube una versione cantata una sera d’estate, non tanto lontano nel tempo, nella Königsplatz di Monaco di Baviera. Il tenore, molto bello, molto celebre, canta “Dammi il braccio, mia…(lieve esitazione, sguardo malizioso)…piccina” alla Mimi ugualmente bella e celebre ma non più snella come una volta. Lei si vendica alla fine del duetto, e lui le chiude la bocca a modo suo… risate e applausi, ma non so se tutti si sono accorti dello scherzo di lui. La televisione rivela molto che rimarrebbe nascosto.

    • E lo scherzo e’ anche piu divertente perche’ lei aveva sbagliato …il bacio “savagente ” di lui e’ anche un atto galante

  2. Beh,per conto mio,nella mia gioventu’ usavo la poesia dell’opera lirica per far colpo sulle ragazze,saccheggiando Turandot (si profuma di te l’oscurità e/o il tuo profumo è nell’aria,nell’anima..ed il IV atto di Andrea Chenier,vicino a te s’acqueta…con tutto quello che segue. Oggi invece uso spesso-soprattutto sul lavoro- l’invettiva di Rigoletto “cortigiani vil razza dannata” oppure “ridi pagliaccio”(in senso letterale)

    • ..eh , se poi si aspetta qualcuno che poi arriva con un’altra , povera Butterfly . E il mega…strzz…Pinkerton non lo ha voluto fare mai , salvo quel video sexi a Santa cacilia.

  3. Questo gioco mi piace tantissimo, non solo perchè ho vinto un secondo premio, ma perchè mi fa ricordare con tenerezza un mondo scomparso, in cui questi riferimenti li coglievano tutti, e si usavano nel lessico famigliare di famiglie anche modestissime. Così aggiungo da Chénier: “in cotanta miseria la patrizia prole…che fa?” Il senso in cui veniva usato è chiaro….A margine, stiamo ancora ridendo per lo scandalo della foto. Con tutta la comprensione di cui sono possibile, penso e mi auguro che la malattia di cui soffre sia diversa da quello che intendiamo noi mortali, sia invece la consapevolezza di non poter cantare ai livelli attesi. Per cui se ne può ridere. Riderò molto meno il 6.11, nel caso che…Non voglio portare sfortuna, ma insomma sarebbe una bella percentuale del 66%. Non trovo l’emoticon con gli scongiuri, ma è come se ci fosse.

  4. Sottolineo anch’io che anche persone di cultura e posizione molto modeste una volta conoscevano ed usavano molte frasi delle opere non solo ma davano giudizi sui vari personaggi e loro comportamenti: mia nonna in particolare ce l’aveva a morte con Pinkerton, ed io, da piccola, pensate!, non capivo il perche’. Ma che aveva fatto di male quel bel marine, cosi’ romantico quando diceva Vieni, Vieni!!! Solo da poco ho capito i discorsi con il Console nel primo atto, quando dice che lo yenkee vagabondo affonda l’ancora, ecc. Be’ non avevo approfondito, ora ho capito perche’ mia nonna lo chiamava “o’ fetente”.

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