Scalare una montagna , perdersi in un oceano , questa é stata la sensazione ascoltando la Semiramide di Rossini . Una musica totale , una continua iperbole insieme carnale ed astratta .
Mai avevo sentito quest’opera eseguita in questo modo perfetto .
Il giovane pesarese che rende al grande pesarese ogni nota preziosa , fa cantare l’orchestra bavarese al meglio e canta insieme ai cantanti ( lo vedevo di profilo) ed era anche commovente.
Ovviamente se hai a disposizione una compagnia di canto ad altissimo livello , una regia intelligente , un coro all’altezza tutto sembra più facile e regala una esecuzione mirabile.
La cruenta storia della regina di Babilonia è ambientata in un tempo iperrealista di un regime pseudo sovietico , in una di quelle realtà fra il Tigri e l’Eufrate amaramente molto note.
La scena si apre con una enorme statua centrale del defunto re , sullo sfondo e ai lati i ritratti « pompiers » della famiglia reale ci danno il senso della retorica di regime.
Poi la terribile storia di intrighi , delitti, tradimenti , fantasmi e terremoti si dipana in un tempo lunghissimo ma velocizzato dalla regia piena di trovate e dal ritmo incalzante.
Persino i costumi ironici anche loro contribuiscono a creare un effetto di disincanto e di leggerezza.
La crudele Semiramide , il suo amante Azur e il condottiero Arsace sono mirabilmente interpretati da un terzetto che non credo abbia rivali oggi nel mondo del belcanto.
Perfetta Joyce Di Donato Semiramide , Daniela Barcellona Arsace e Alex Esposito Azur sono altrettanto all’altezza delle loro acrobatiche arie , ma anche tutto il restante cast é ugualmente al massimo livello.
Devo citarli tutti: Idreno Lawrence Brownlee, Azama Nicola Hillbrand, Oroe Simone Alberghini, Mitrane Galeano Salas e l’ombra di Nino Igor Tsarkov.
Ma torno all’inizio e al direttore : quel giovane e sicuro Michele Mariotti , nato nella Pesaro in cui suo padre è stato il principale artefice di una delle più alte manifestazioni musicali italiane : il Rossini opera Festival .
In questa atmosfera si è formato questo straordinario talento , oggi sicuramente una grande stella internazionale . L’ho sentito dirigere con sapienza e sicurezza tanta grande musica , ma nel rendere al suo prestigioso concittadino ogni nota nella perfezione di una esecuzione sicura e impeccabile c’é come un valore aggiunto .
Il Rossini serio di questa Semiramide che dovrebbe più spesso essere sulle scene é la conferma del genio di un musicista totale .
Ho giocato per un po’ a sentirci Mozart , poi addirittura Verdi …poi mi sono persa in un ascolto mirabile che è l’opera completa di un valore assoluto del grande pesarese.
Ho visto il video qualche mese fa – fenomenale !
Davvero straordinaia
Alex nella pazzia di Assur ha quasi eguagliato l’ irragiungibile Samuel Ramey
Hai ragione!
si intendeva irraggiungibile 🙂
Ah, comprendo , comprendo …..
A Bologna siamo tutti innamorati di Mariotti! Ha fatto tornare grande il nostro Comunale. E, si, canta tutte le opere!
Divertentissimo vederlo cantare tutta la Semiramide …