la foto di Francesco Maria Colombo è bellissima, spero che l’autore mi perdonerà
Una piccola storia mi ha legato al grande musicologo e ne avevo anche parlato nel mio primo piccolo libro di memorie.
La breve scena si era svolta davanti al Festpielhaus di Salisburgo e non vale la pena raccontarla di nuovo.
Invece è molto curioso quello che avvenne in seguito: durante l’intervallo il vecchio gentiluomo si scusò per la sgradevole reazione del suo ospite nei miei confronti e mi disse :mi scriva quando vuole , sono sull’elenco del telefono,banalmente!
Ovviamente gli scrissi e grande fu la mia sorpresa quando ricevetti la prima di alcune sue deliziose cartoline.
Non corrispondevano mai le date e avevo l’impressione che le tenesse in tasca parecchio prima di ricordarsi di imbucarle.
Anche i soggetti delle cartoline erano strani :una era la pubblicità del Vascello fantasma, un’altra una vecchia immagine di Roma e sempre firmandosi per esteso ma con una calligrafia microscopica che la prima volta stentai a decifrare.
Mi scriveva “ a presto”, ma quel presto poi non si è più realizzato.
Ogni volta che andavo a Santa Cecilia speravo di reincontrarlo ma non ho mai avuto il coraggio di presentarmi a lui con tutta la mia ignoranza musicale.
Poi le cartoline si sono rarefatte, quelle che mi sono arrivate le mettevo come segnalibro nei suoi preziosi libri.
Su Classica è ripassato un breve ricordo di una sua visita alla Sagra Malatestiana,l’ho riguardato con grande tenerezza, ci si poteva ritrovare quel suo atteggiamento ironico e falsamente semplice che si divertiva a mostrare nei confronti del prossimo.
Sono contenta di averlo potuto avvicinare ,credo che vanitosamente avesse avuto piacere che una sconosciuta ammiratrice lo avesse fermato per strada.
I suoi difficilissimi libri sono stati per me una specie di lezione da leggere e rileggere.
Le sue cartoline sgualcite sono una piccola memoria personale di cui vado orgogliosa.
Il percorso della tua vita è una caverna delle meraviglie. Meglio ancora, sai riconoscerle, strada facendo.
Forse è una vita già tanto lunga …