Quella che ho vissuto è stata una settimana strana e ho molto riflettuto prima di condividere la mia esperienza sul blog, poi ha prevalso la convinzione che certi momenti della vita sono comunque importanti e servono comunque per ristabilire la giusta proporzione tra il senso del nostro essere e la prospettiva della nostra vita.
Ad una persona a me molto vicina stava per nascere la prima nipotina e i giorni canonici passavano in attesa vana.
Contemporaneamente ad una carissima amica stava morendo il vecchio padre e anche quei durissimi giorni di attesa passavano lentamente , senza speranza ma senza la fine ormai ineluttabile.
Io ho passato giorni vuoti , col telefono sempre in tasca aspettando che la vita e la morte avvenissero così naturalmente e così vicine a me, dal nulla alla vita , dalla vita al nulla.
Ho conosciuto tante volte la magia di una nascita e ho contato tante volte le ultime ore di persone a me vicine , ma mai avevo misurato in modo così perfettamente simmetrico la nostra fragile dimensione di passaggio in questo mondo.
La bambina è nata , il vecchio papà è volato via . Niente di più banale , però questi giorni passati nella lentezza e nel vuoto li ho contati e pesati in modo strano .
Di questo volevo parlare questa volta.
L’esistenza è un continuum. Si, è bene ricordarselo. Grazie, anche per questa riflessione.
Non ce la facevo a tenerla dentro
La vita va e viene, non si ferma, ma è un’esperienza quasi mistica che i due si verificano quasi contemporaneamente, risate e pianto, gioia e dolore, è così che siamo gli esseri umani, grazie per condividere la tua riflessione. Un abbraccio ♥
Una strana sincronia…
Grazie a te per la tua attenzione