Franz Schubert non aveva avuto un gran collaboratore nel librettista Kuppelweiser , la sua opera Fierrabras é incredibilmente complicata ed allo stesso tempo ingenua dobbiamo la sua rinascita a Claudio Abbado che riproponendocela a Vienna ci ha fatto scoprire il fiume di bellissima musica che contiene , anche se la storia ambientata in un medioevo di maniera é comunque quasi irrapresentabile.
La storia si svolge al tempo di Carlomagno e delle Crociate , nella guerra contro i Mori infedeli ed è complicatissima ed improbabile ad un tempo.
Però ne conosco una messa in scena mirabile che ne esalta la dimensione di favola e ne valorizza le bellissime arie.
Risale all’anno 2007 ed è del teatro dell’opera di Zurigo . Regia di Klaus Guth con il prezioso apporto delle scene e costumi di Christian Schmidt . L’opera fu ripresa anche negli anni successivi , addirittura in tourné parigina .
Fortunatamente la troviamo anche in rete ed è a questa messa in scena che ripensavo vedendo la modestissima realizzazione di Peter Stein per Salisburgo di due anni fa , purtroppo ripresa adesso alla Scala.
Non capisco perché Pereira , al tempo sovrintendente a Zurigo non abbia ripescato quella perla e abbia invece privilegiato l’edizione salisburghese.
Il paragone é impietoso , l’opera ripresa adesso a Milano mostra tutti i limiti del libretto e finisce anche per sminuire la preziosità musicale .
Un vero peccato ed una occasione mancata per il teatro milanese.
Quant’e vero! Fu tanto apprezzato a Parigi, mi ricordo.
Una versione eccellente