Alla fine dello streaming sono andata a riprendere un libro : Se tu avessi parlato, Desdemona ( titolo originale Wenn du geredet hättest , Desdemona)
un classico del femminismo scritto da Christine Brückner , stampato in Italia nel 1985, oggi quasi introvabile.
Quel libro per me ha anche una storia : ne avevo una copia che regalai a Maria Agresta che lo aveva cercato invano e poi mi fu regalato di nuovo da una giovane amica che lo aveva trovato in antiquaria a Roma.
Tutto questo per dire che se la regista dell’Otello di Monaco voleva dargli un taglio femminile aveva anche materiale casalingo per farlo.
Ieri sera , guardando lo streaming dello spettacolo di Monaco ho provato una continua irritazione , io che amo la cosiddetta “inszenierung “ non sono riuscita ad entrare in questa rivisitazione pseudo minimalista della tragica vicenda .
Imbruttire Kaufmann ( credo che abbia divertito anche lui ) è gioco facile per uno che sa recitare ,e bene , ogni ruolo , ma quel povero Finley in snackers sdrucite mi dava davvero fastidio .
La signora leggermente isterica che non rivuole il fazzoletto e poi lo butta nel caminetto non l’ho proprio capita.
C’è come uno slittamento tra il testo , la grande musica verdiana e quello che si vede in scena.
Due cose che non diventano mai una cosa sola. Infatti avevo apprezzato l’ascolto alla radio , tre ottimi cantanti alle prese con una grande opera e il godimento c’era tutto.
Ovviamente con il biglietto in tasca per Monaco mi riservo di parlarne meglio quando lo avrò visto dal vivo , certi spettacoli non si possono giudicare soltanto con la ripresa video , ma almeno le inquadrature potevano essere meno illogiche come per esempio il “Dio , mi potevi scagliar “inquadrando Desdemona perplessa!
Questa regista per me ha qualche problema personale non risolto , già mi aveva irritato la sua Favorita , per quello che ho visto finora c’è riuscita anche questa volta.
Se ,come la pseudo-educanda Niermeyer ha dichiarato ,voleva fare un Otello incentrato su Desdemona perlomeno si doveva rileggere il libro citato in esergo , almeno la provocazione avrebbe avuto un senso.
Mah! proprio non vedo l’ora… per me sarà domani mattina, dato che riparte a mezzogiorno, che sarebbe le 10 di sera a Sydney.
Mi farai sapere
Sono d accordo la regia provoca slittamento, anche io non potevo guardare Finley .dopo averla vista dal vero e in streaming la difficoltà si è confermata.la punta rossa dei calzini, si levano e mettono le scarpe, mah!
La direzione di Petrenko esaltante, voci e recitazione pure
Mi sento meno sola con i vostri commenti
Sono molto d’accordo sui problemi personali non risolti della regista, problemi secondo me comuni in molti di questi registi praticanti la ” inszenierug” ( che io invece non amo) però ho resistito fino all’ultimo per amore della splendida musica che ascoltavo e per Kaufmann eccelso interprete. Avevo deciso di superare tutte le incongruenze e bizzarrie ma alla finale quando ho dovuto vedere Otello sul letto tipo Ikea cantare su un mucchietto di lenzuola sdruscite evocando il pallore e lo sfinimento di una Desdemona che non poteva vedere e invocandone un bacio (da un cadavere smaterializzato ?) ho sentito dentro di me un moto di ribellione e di disprezzo per la supponenza di questa regista.Mi sono sentita come personalmente offesa. Non penso che vedendo dal vivo (ci sarò il 10 dic.) potrò cambiare idea… Comunque un gran bel sentire.
Anche io ci sarò il 10 . Per sentire ….
Sono totalmente d’accordo, sento mal di stomaco davanti a questi registi, actules, che sembrano solo determinati a rendere brutto tutto ciò che toccano, a cambiare l’essenza delle opere. Non rifiuto di essere moderno, ma mi assicuro sempre che il prodotto fornisca qualità e non diventi qualcos’altro che non ha nulla a che fare con quello che hanno scritto Shakespeare, Verdi e Boito. Volevo sinceramente avere davanti a me quella donna frustrata che non capisce nulla di Verdi, Boito o Shakespeare, perché non è stata scritta una commedia per lei e cos’ faceva quello che voleva. Jonas vocalmente e scenicamente eccellente anche se non è l’Otello che conosciamo ma mi è piaciuto ed eccitato, e non ho visto la necessità di sfigurare fisicamente lui per raggiungere il suo carattere, che viene dall’interno e non dal modo di vestirsi e pettinarsi i capelli. Anja è una cantante che amo, e per me è stato eccellente, ma siamo d’accordo che ha un’età non conforme con il Desdemona, ha agito come una donna grande e sofferente, che è innamorata e si sente maltrattata La sua voce è bellisima e mi piace molto. Finley è un grande attore, con un background molto teatrale come gli attori inglesi che mi piacono molto. Vocalmente la voce è bella ma non è Jago. Il Maestro Petrenko ha tirato fuori suoni meravigliosi dall’orchestra e ha sostenuto i cantanti, è davvero superiore, anche se devo confessare che il mio preferito è il Maestro Pappano. Spero che quando la vedrete dal vivo, troverete altre cose che in realtà non ho potuto vedere, solo primi piani molto interessanti. Concludo dicendo che l’intero cast è stato meraviglioso e l’orchestra fuori dal mondo, ma la messa in scena mi ha deluso totalmente. Grazie Adriana.
Grazie a te per l’analisi accurata con cui concordo totalmente . Ne riparliamo dopo che l’avrò vista dal vivo anche se confesso di non avere tanta voglia di fare il viaggio.