Leggo sulla stampa di oggi che venerdì ci sarà un concerto a Roma per ricordare il grande storico della musica Mario Bortolotto .
In quella occasione uscirà anche un libro per ricordarlo , anche se leggo che ahimè la diffusione é fuori commercio.
Sono andata subito a riprendere in mano uno dei suoi libri , difficili e bellissimi che mi hanno molto accompagnato durante i miei anni di ascolti musicali.
Ho ripreso l’Introduzione al Lied romantico e credo che per riuscire a leggerlo mi siano serviti tutti i tre anni di studio del tedesco.
Lo rileggo qua e là saltando come se attraversassi un ruscello sui sassi, è molto difficile leggere la prosa colta fino all’inverosimile del grande studioso , ma quando trovo un sasso che conosco , un momento di riferimento più chiaro per la mia ignoranza abissale, questo mi fa sentire felice.
Ho una piccola storia personale con il famoso musicologo : per uno strano momento ci siamo incontrati a Salisburgo , il grande signore veneziano mi ha levato dall’imbarazzo in un momento spiacevole e l’ho voluto ringraziare nell’intervallo , lui camminava appoggiato a bastone e io mi sono fermata a salutarlo ancora una volta : eravamo ai Meistersinger.
Mi disse di scrivergli e alla mia richiesta dove avrei trovato l’indirizzo mi rispose sorridento : sull’elenco telefonico.
Gli scrissi e lui ogni tanto mi mandava delle deliziose cartoline , per solito di quelle che reclamizzano i programmi di Santa Cecila o del Teatro dell’Opera .
Erano brevi saluti garbati , con una calligrafia minuta e antica , io ho messo le sue cartoline a segnalibro dei suoi libri , ma nonostante vada a Roma ogni tanto non l’ho più reincontrato.
Il professore se ne è andato , ma i suoi preziosi scritti li tengo con devota cura , se qualche volta a teatro capisco qualche cosa di più nell’ascoltare di tutto lo devo anche alla difficilissima , raffinata e qualche volta anche ironica prosa del grande musicologo che ho avuto l’onore di incontrare un giorno al Festival di Salisburgo.
Dai! sono sicura che troverai il modo di avere una copia del libro…
Mi piace l’immagine dei sassi ed il ruscello! ci vuole dell’agilità, ma è un buon sistema. Leggo in quattro lingue, e a parer mio non c’è prosa più colta di quella italiana. Certo, sulla tua strada ne hai accolto degli angeli. Fortunata te di averli riconosciuti in tempo utile.
Beata te che leggi in quattro lingue , mi piacerebbe davvero incontrarti….
Vedi che sono anche modesta.
Anche a me. Chissà? forse un giorno. O due – avremmo tanto da dirci.
Davvero potremmo parlare ore e ore …ma ormai l’età avanza
Cio’ non ferma né pensiero né lingua, cpn un po’ di fortuna. Il guaio è che il tempo comincia a stringere.