Piove , fa freddino e tutto sommato in testa mi tormenta un verme nascosto : potevo vedermela in streaming da casa questa F.d.D tanto pubblicizzata .
Ormai però mancano poche ore , ne parlerò ovviamente con maggiore cognizione di causa.
Con cognizione di causa ho assistito ad una serata storica : non tanto per la messinscena che comunque aveva i suoi punti di forza nella fedeltà al plot che di per sé è tanto complicato e improbabile da essere comunque uno splendido feuilletton popolare valido ancora oggi, quanto nell’altissima qualita’ di tutto il cast e il tutto sublimato dalla splendida , irripetibile, direzione di Antonio Pappano.
L’allestimento di Christof Loy viene da Amsterdam e non resterà negli annali per originalità e innovazione . Si comincia con il prelugio molto raccontato della famiglia Calatrava riunita al desco divisa in tre tempi : i’infanzia felice , l’adolescenza e la giovinezza irrequieta di quelli che restano , ci sta pure la premonizione di Leonora madonna addolorata con Carlo in grembo tipo “pietaˋ ».
Poi partiamo e la storia la conosciamo bene fino al fatidico colpo di pistola con maledizione incorporata .
Il passaggio alla locanda a scena aperta fa un po’ di confusione , il tutto resta sempre un po’ claustoforbicamente nella casa del Marchese , ma la musica racconta talmente tanto che tutto sommato è un peccato veniale .
Distraggono un po’ le proiezioni dei volti esasperati dei protagonisti sullo sfondo , ma qui si parte evidentemente dal concetto che l’opera deve essere spiegata allo spettatore e poco conta che lo spettatore medio di Forze nella vita ne ha già messo in conto qualche decina.
Il tavolo con la madonna lo ritroviamo al convento , pare che il tavolo sia necessario al racconto da quando l’avevano messo nella mirabile messinscena di Monaco.
Un po’ di inutile violenza dei frati sulla povera Leonora e chiudiamo la prima parte .
Si passa alla guerra e si assiste alla trovatina di Alvaro che va a farsi una ” sveltina ” con la Preziosilla di turno prima di attaccare la sua grande aria . Il resto nella norma , classicamente .
Le belle scene di massa sono perfette e ricche di personaggi , fino al tragico finale dove , come un tempo , praticamente si muore cantando tutti in piedi .
Ma il miracolo primo sta nella grande orchestrazione di Pappano : incalzante e precisa , vibrante allo spasimo , perfetta nel susseguirsi dei temi che si congiungono con rara felicità .
Le voci : credo sia impossibile riuscire a riunire oggi come in questo caso il meglio assoluto sulla piazza , ma un capitolo a parte meritano gli stupendi personaggi minori che qui inanellano il meglio della grande tradizione italiana .
Ma andiamo per ordine : Anna Netrebko al debutto nel ruolo ha una voce possente , sublime , appagante anche all’orecchio più smaliziato , peccato che qualche volta sembra che canti in russo , ma il personaggio le piace e se possibile esagerare direi che dà vocalmente il meglio di sé.
Jonas Kaufmann , se ha perso qualcosa della sua recitazione atletica resta sempre il maggior tenore del mondo in questo momento , la sua capacità di passare dai mirabili filati alle grandi aperture vocali lo rende il bien aimé che tutti vorremmo sempre ascoltare.
Ludovic Tezier é nel suo massimo vigore anche se il personaggio non gli offre grande approfondimento, suo è il boato del pubblico nella grande aria del terzo atto ed è il classico cantante di cui si apprezza « la canna » con il termine caro ai loggionisti di un tempo.
Una Preziosilla così sexi non conosce rivali : Veronica Simeoni volteggia , fa la danza del ventre , vola in alto tra i ballerini , presente in scena anche come silente maddalena pentita nella scena del convento è veramente una attrice/cantante a tutto tondo.
Il Melitone di Alessandro Corbelli è da manuale , Trabucco di Carlo Bosi ( accentuato il nasale volutamente da Pappano ) fantastico e un encomio al priore della nostra vecchia gloria Ferruccio Furlanetto , ha ancora uno stile e un portamento vocale di tutto rispetto.
Seratona appagante in tutti i sensi , alla fine mi era venuta la voglia di gridare Viva Verdi , seconda parte del report domani da casa .
Viva Verdi, e viva il suo arcangelo Pappano! Ora aspettiamo la seconda parte dall’Adriana chiaroveggente.
La seconda parte oggi , note di costume . In terza battuta parlerò delle defferenti messinscena