Per ascoltare con la dovuta attenzione Die Tote Stadt trasmessa via radio da Monaco la sera della prima ho trovato un prezioso programma di sala della Fenice di Venezia del 2009.
In quell’anno ( sindaco Massimo Cacciari) l’interessante stagione si apriva proprio con l’opera di Korngold e con la regia di Luigi Pizzi.
Ricordavo di averne anche visto brani su YouTube e che la combinazione Bruges/Venezia era accentuata da una messa in scena decisamente acquatica.
Con in mano il libretto , direi egregiamente tradotto , con testo originale a fronte , ho seguito l’opera da Monaco con tutta l’attenzione che meritava l’ascolto.
Ma quello che mi ha ulteriormente interessato è tutto quello che il programma conteneva in più : saggi diversi e tutti molto interessanti , quello che mi ha incuriosito di più è stata una intervista a Giacomo Puccini .
Puccini apprezzava moltissimo Korngold e la sua opera , apprezzava un po’ meno Strauss ( d’altra parte sappiamo che l’antipatia era ferocemente ricambiata) e le sue dichiarazioni sono molto divertenti.
Ho scoperto , con mio grande gaudio che la sua opera preferita di Wagner erano i Meistersinger ( guarda caso anche per me la sua opera più amata) e che amava pensare che per gli italiani ci voleva la musica italiana …
Mentre leggevo ascoltavo la bellissima opera di Korngold , direi magistralmente diretta da Petrenko e altrettanto magistralmente cantata da quel mostro di bravura che è Jonas Kaufmann , il quale da perfetto “cannibale” ha fatto suo il personaggio di Paul portandolo alla sua vocalità e alla sua capacità interpretativa.
Mi mancano ancora tanti giorni ( tante repliche ) fino al giorno in cui potrà con maggiore cognizione di causa parlare dell’opera dal vivo .Conto i giorni e incrocio le dita , l’inverno può fare brutti scherzi , soprattutto alle voci miracolose.
Intanto siamo inondati da tante di quelle fotografie di scena da evitarci sicuramente l’effetto sorpresa.
Consiglio agli amici italiani che andranno a Monaco di scaricare il libretto veneziano. Puà essere molto utile.
Ho potuto ascoltare quest’opera bellissima. Ero a corto di fiato, ho immaginato la scena attraverso le foto. Jonas è un mostro, che sembrava aver raggiunto il suo limite eppure stava dando sempre più, e devo dire che Marlis Petersen era sensazionale, sono due energie che si completano perfettamente, era una forza inarrestabile. Il Maestro Petrenko sempre meraviglioso, e sempre attento ai suoi cantanti, bravissimo!! Spero cara Adriana che quando la vedi dal vivo, ci racconti le tue impressioni, aspetto impaziente. Che Dio protegga le meravigliose voci di questi interpreti, è un’opera forte che esige fino al limite, e l’inverno è duro. Un forte abbraccio cara Adriana ♥