Una recente ricerca scientifica si è prefissa di studiare un particolare aspetto che ha riguardato i sogni durante il lungo periodo della quarantena .
Analizzando i sogni di un gruppo di persone scelte tra le varie età sesso e livello culturale si è scoperto che in realtà tutti hanno avuto sogni ricorrenti in generale e a precisa domanda molti hanno ammesso di avere sognato molto di più , addirittura di essersi ricordati più di quanto avessero sognato in relazione a quanto succedeva prima del Covid.
Tra i sogni ricorrenti molti hanno sognato le case : vecchie abitazioni o case desiderate , spesso si trattava di traslochi e i sogni avevano anche una componente di esasperante precisione di particolari.
Un altro elemento diffuso la presenza dell’acqua in tutte le sue forme : dal semplice navigare , agli tzunami , ai naufragi : acqua come ignoto , acqua come elemento di purificazione e tutte le letture sono risultate valide.
Ma la cosa più strana , aldilà delle seriose indagini più o meno scientifiche è quello che è capitato a me nei giorni bui della noia .
Capitavano le telefonate di amici o di persone a me molto meno vicine nei giorni di vita cosiddetta normale e nel telefonarmi finivano per raccontarmi i loro sogni , come se aprire certe porte segrete che in tempi normali sicuramente non avrebbero avuto voglia di aprire con me nel silenzio delle giornate tutte uguali finissero per dare maggiore rilievo alla parte di loro stessi tenuta a bada nelle pratiche della vita quotidiana.
Sono sempre stata considerata una specie di Lucy dei Peanuts e spesso mi sono trovata ad ascoltare le storie degli altri ma mai come in questo strano momento particolare mi è sembrato di essere un surrogato di psicologa pret- a- porter.
Confermo quindi l’indagine seria , durante i giorni neri del lockdown le persone hanno sognato di più , non solo ma hanno anche travasato nel sogno tante delle loro paure ancestrali e hanno anche cercato di esorcizzarle condividendole con ascoltatori occasionali.
Io mi sono sentita come quel viaggiatore del racconto di Cechov quando in treno si era trovato ad ascoltare un famoso racconto intitolato come una celebre Sonata.
Ovviamente anche io ho sognato di più , purtroppo però sono abbastanza originale : perlopiù ho sognato teatri , incontri fantastici con cantanti , viaggi a gogo. Insomma ho sognato quello che più mi è mancato e mi manca tuttora.