Quante volte abbiamo riflettuto sulla difficoltà di portare sullo schermo senza tradirlo un capolavoro della letteratura ?
Molte volte e spesso si è arrivati alla conclusione che la migliore forma di fedeltà sia il tradimento , infatti Cuore di tenebra di Conrad è diventato un classico della rielaborazione con il film Apocalypse Now.
Ho visto l’ennesimo rifacimento di un capolavoro assoluto della letteratura mondiale : Pinocchio , un libro nato per caso , opera di un giornalista fiorentino che rispondeva al nome di Carlo Lorenzini , ma che tutto il mondo conosce come Collodi.
Il film di Matteo Garrone , ben diversamente ispirato in alcuni suoi film notevoli , ha malamente interrotto la sua ottima filmografia con un film sbagliato che non esito a definire decisamente brutto.
Pinocchio è stato il libro su cui ho imparato a leggere , ancora potrei recitare come una filastrocca le prime pagine , ma non è un libro per bambini soltanto , è un grande romanzo di formazione ,l’amara metafora di una vita sbagliata che trova in un atto di coraggio il motivo di ricomprarsi da un intero e lungo percorso di errori.
Mi arrabbiavo tanto da bambina quando vedevo Pinocchio ricascare nelle sue tentazioni e in quel modo mi si avviava senza tante prediche a capire il senso dell’errore , l’unica cosa che mi interessava non era la sua voglia di diventare un bambino , ma quella di trovare finalmente l’approvazione della mamma Fatina .
Quel Giona che uscendo dalla Balena riporta Geppetto sulle spalle a riva è il momento della redenzione , quello nella sua semplicità universale è il momento che ogni bambino capisce .
Collodi non faceva la predica , ti insegnava la vita e tutte le sue tentazioni.
Garrone a mio avviso non ha capito nulla e il suo raffinato iperrealismo da dagherrotipo toscano non riscatta tutte le pesanti e grottesche maschere degli irreali personaggi fantastici che popolano il libro.
Si riscatta solo Benigni , finalmente azzeccato nel suo ruolo di Geppetto , anche se non arriva a eguagliare il fantastico Geppetto -Manfredi dello stupendo Pinocchio televisivo di Comencini, quello sì un perfetto esempio di trascrizione, ma Comencini sapeva fare film con i bambini e il suo Pinocchio bambino toscano con il suo intercalare : I’mmi babbo falegname-povero, era un capolavoro di tenerezza.
Un ‘ultima nota stonata : Lucignolo grassottello bambino che parla il romanesco televisivo in voga , una scivolata sull’altra , forse si arriva addirittura a rimpiangere il Pinocchio di Walt Disney.