Nello stupendo cortile della Mole Vanvitelliana, in una freddissima serata di inizio settembre si è inaugurato un piccolo festival , gioiello dovuto alla fervida fantasia di un colto e raffinato Direttore artistico : Vincenzo De Vivo.
Quello che il geniale uomo ha pensato e che è riuscito a realizzare è un percorso scandito attraverso tre momenti musicali cameristici molto diversi fra loro.
La prima sera abbiamo avuto la gioia , perchè è vera gioia ascoltare un grande cantante quale è Alessandro Corbelli esibirsi in una cantata buffa di Domenico Cimarosa dal curioso titolo Il Maestro di Cappella .
Questo ..maestro , coadiuvato da una orchestra veramente notevole ci ha raccontato questa satira relativa ai capricci del direttore “ maldestro e ignorante , autoreferenziale e capriccioso” come ci raccontano le gustose note di accompagnamento al programma. .
Le interessanti note ci spiegano inoltre che il genere era in gran voga alla fine del Settecento e che addirittura aveva avuto una enorme diffusione anche oltre i confini delle Alpi , tanto è vero che ne esiste una specie di versione addirittura firmata da Goethe rappresentata a Weimar nel 1971 dal titolo Die Theatralischen Abetheuer , in cui si ritrova un’aria che corrisponde a “Questo è il passo dei violini” della cantata cimarosiana.
La serata , suddivisa in due parti , per il godimento del rado pubblico a scacchiera , distanziato per le norme anti-Covid , si è completata di una seconda parte con arie di Rossini e Donizetti nelle quali il maestro Corbelli ha dato sfoggio di tutta la sua arte .
Lo ha accompagnato una straordinaria orchestra di eccellenze musicali riunite per l’occasione sotto la bacchetta di un giovane e sicuro Sebastiano Rolli .
L’orchestra si chiama OFI , Orchestra Filarmonica Italiana ed è da tenere d’occhio . Ensamble di questo livello sono scoperte preziose.