Mai amati i mercatini di Natale , anzi ho sempre cercato di evitarli e da quando anche in Italia sono cominciate a fiorire queste fiere importate dal Nord li ho trovati fastidiosamente inutili .
Ricordo i giri più lunghi che facevo a Monaco per evitare l’odore di salsiccia e il fastidio delle folle che sciamavano in Marienplatz , tra cui anche molti italiani arrivati in massa per l’occasione.
Poi quest’anno orrobile mi è successa una cosa strana : sono entrata in un negozio per un regalo di compleanno , un pensierino come si usa dire e ho visto la vetrina già addobbata con i carillon natalizi.
I pattinatori sul ghiaccio , credo stiano lì da anni (e invenduti perché oggetto carissimo ), l’albero di Natale mignon rotante , anche un presepe carillon e ad un tratto mi sono sentita piena di allegria .
In cotanta miseria ….(cit ) mi è venuta una strana voglia di regali natalizi , forse una reazione naturale al grigiore che ci aspetta .
Sicuramente proprio per il gioco dei meccanismi contrari della mente mai come adesso mi è venuta voglia di fare regali , magari piccoli piccoli ,sicuramente inutili ,ma segnali di speranza e di gioia visto che di gioie ne avremo ben poche intorno alle nostre tavole rigorosamente ristrette.
Intanto mi sono regalata anche le arie natalizie del buon Jonas che con anticipo aveva ben pensato di inciderle addirittura lo scorso anno ( il..mercante che è in lui nel nome o più semplicemente la Sony cha fa indagini di mercato?) , certo è che per combattere quelle orribili sfere con spille , il logo Covid che tanto ci condiziona ,una piccola buona risposta potrà essere anche la ottimistica invasione di palle di Natale che di rottura di palle ne abbiamo già abbastanza comprese di angoscie , insonnie e problemi materiali diffusi con abbondanza .
Quindi contravvenendo ad ogni snobistico atteggiamento finora avuto nei confronti delle feste natalizie intese come fastidiosa routine da baypassare quest’anno con gioia mi attingerò a partire dall’otto dicembre a decorare la casa e a spendere qualche soldino per gli aborriti pacchettini inutili evitati negli anni passati dando anche un minimo di ossigeno ai nostri commercianti disperati.
Ho sempre desiderato andarci e non ci sono mai riuscita fin quando il nostro tenore non mi ha attirata a Monaco in quel periodo prenatalizio , mi sono divertita tra la folla finalmente come una .. bambina ! Cosi mi piaceva a Milano la fiera degli “oh bej oh bej ” quando si svolgeva intorno alla basilica di Sant’Ambrogio , cantavo nel coro della basilica , finiti i vespri correvo a mangiarmi un frittellona enorme coperta di zucchero e a comperare la collana di castagne ,lasciato a parte ogni snobismo trovavo tutto divertente ! Apprezzo sempre i suoi commenti ,
Un cordiale saluto
Mi piace l’idea di ritrovarsi a cantare e magari mangiare una frittella. Il buon profumo dei ricordi…