Sono giorni un po’ particolari , non avevo proprio voglia di scrivere niente ,ma una notiziola piccola mi ha fatto quasi sorridere anche se correttamente vorrei dire che mi ha irritato : definire Gianni Schicchi “un imbroglione napoletano” da parte di Corrado Augias mi ha riportato allo stesso senso di rabbia che mi fece la MeS di Woody Allen a Spoleto dove l’illustre cineasta fece uno Schicchi tutto sbagliato ambientandolo in un basso napoletano.
Basta leggere il libretto ( meraviglioso ) per sapere da dove viene il faccendiere: “ vien dal contado “ ….canta Rinuccio nella festosa romanza “ Firenze è come un albero fiorito” ed è tutto chiarissimo.
A parte l’increscioso scivolone vorrei comunque osservare che trasmettere un così pregievole film/opera in orario impossibile rivela tutta la pochezza della nostra televisione pubblica.
Una volta tanto si poteva , in un periodo di feste natalizie , fare una operazione culturale vera , a beneficio di tanti che all’opera non vanno , che non conoscono la gioia che può venire dall’ascolto di una musica straordinaria e “facile” raccontata con estrema abilità ed eleganza.
Occasione perduta a estremo ennesimo disdoro di chi gestisce il palinsesto della rete ammiraglia , non basta pensare al recupero su Rai Play, diventa già difficile per i semplici fruitori passivi ( e sono la maggioranza dei telespettatori) mettersi davanti alla tv e senza selezionare guardare quello che passa ..il governo.