Non mi interessa l’appello delle donne che sperano di vedere una donna presidente della repubblica , non solo non mi vedrete mettere la firma su quel genere di richiesta , ma l’idea banale che si risolva un problema politico mettendoci una specie di tappabuchi in quanto donna mi mette solo una grande tristezza.
Eppure ce ne sono state di donne degne di quel ruolo nella storia breve della nostra repubblica e l’elenco non ha appartenenze politiche o partitiche .
Dalla cattolica partigiana Tina Anselmi , alla barricadera radicale Emma Bonino senza dimenticare la comunista Nilde Iotti di donne in grado di rappresentarci più che onorevolemente il paese ne ha avute tante e tutte in grado di assumere il ruolo primario lasciando alle spalle la loro provenienza
Ho vissuto troppi anni per non sapere che quando sono arrivata a rappresentare il mio partito è successo solo perché sul mio nome innoquo si trovarono d’accordo le opposte fazioni e quando , il danno ormai era fatto e si accorsero che tanto innoqua e pilotabile non ero, non videro l’ira di rimandarmi nell’orticello “culturale “ dal quale ero venuta.
Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi e , aggiungo io , beati quelli che non ricorrono a mascherate aperture di “genere” .
Nel nord Europa sono anni che le donne hanno assunto ruoli primari e non mi pare che quei paesi siano finiti in disastri economici o dittatoriali.
Per cui non tiferò per una donna al Quirinale finchè quella donna non sia davvero l’espressione più alta della nostra capacità di rappresentarci tutti.
A prescindere dalla taglia , dal colore dei capelli e dalla inutile metamorfosi della donna in carriera.
Mi piacerebbe anche che fosse frivola e piena di fiorellini nella veste , se quello è il suo stile .
La capacità di comandare , di decidere , di intermediare , in ultima sintesi la capacità di gestire con equilibrio un popolo sta nella testa e nel cuore : sintesi che non sempre trovo nell’altra metà del cielo.