Si fanno strane scoperte guardando la carta dell’Europa in questo periodo : chi aveva mai sentito parlare della Transnistria , piccola lingua di terra tra la Moldova e l’Ucraina e chi sapeva che esiste ancora un enclave sovietico incastrato tra la Lituania e la Polonia?
Strana geografia ad assetto variabile che ci ricorda quanto l’Unione Sovietica pur nella disintegrazione abbia mantenuto brandelli di potere in quella specie di puzzle che sono le terre che un tempo ne componevano la potenza.
In modo particolare mi colpisce quella Kaliningrad che altri non fu che la Königsberg che diede i natali a Immanuel Kant, in tempi non lontani ancora i turisti venivano in quella città fortezza a omaggiare la statua del grande filosofo.
Ho trovato oggi una citazione di un suo saggio scritto nel 1795 intitolato “Per la pace perpetua” nel quale lui auspicava un sistema di equilibrio internazionale per garantire la stabilità tra i popoli.
Se non è in nuce quello che noi oggi faticosamente seguitiamo a chiamare Europa e a difenderne i valori e la sua forza allora che cos’è?
Kant ragionava da europeo , in quella difficile età dei Lumi , quando solo una piccola élite di pensatori intravedeva un futuro che ci coinvolgesse tutti.
Troppo difficile oggi cercare di capire nel gioco delle grandi potenze quale sia il ruolo di quella grande Russia evocata e sognata da Putin , quanto nel mega gioco mondiale ci sia di importante nel meccanismo globale del Risiko tra gli Usa e la Cina .
Mi fermo e leggo , leggo e studio molto di più di quanto facessi un tempo : studiare la storia europea , la nostra storia in modo più articolato dovrebbe essere molto più insegnato nelle scuole europee .
Forse alla base di tante posizioni equivoche e deliranti c’è soltanto una grande ignoranza di quello che è stato il nostro passato .
Mi viene quasi da rimpiangere il tempo in cui i grandi regnanti erano tutti cugini tra di loro ……