In questo tristissimo tempo di guerra come il baleno di un sorriso arriva una notizia lieve : l’Ucraina ha vinto la battaglia del Borscht.
Sembrerebbe una frivolezza , in realtà è una sottile vendetta culturale perché la giuria internazionale che doveva decidere se il famoso piatto tradizionale fosse russo o ucraino ha deciso che la storia russa nascendo in realtà dalla grande Kiev dovevasi attribuire all’Ucraina la progenitura del sollodato piatto tipico.
Devo dire , obbiettivamente che avendolo dovuto assaggiare durante il mio antico viaggio in quelle terre lontane non ne serbo un gran ricordo.
Odiando le barbabietole e la panna acida non è che il connubbio fosse per me fonte di delizia del palato.
Oggi però la notizia mi ha riempito di allegria e mi riserbo magari di dare al mitico piatto a suo tempo orripilato una prova d’appello : hai visto mai che alla luce di tutte le sacrosante rivedicazioni ucraine firirebbe per piacermi anche l’esotica aborrita minestra ?
Si dice che i gusti cambiano ogni sette anni , dal tempo in cui mi ritrovai a mangiare il borscht di anni ne sono passati due o tre volte sette , giusto in tempo per dare una prova d’appello alla minestra che adesso so di essere ufficialmente ucraina.