C’è un’immagine più eloquente di ogni dichiarazione pacifista nei confronti della guerra in Ukraina.
Dal satellite si vede l’Europa illuminata nella notte con un buco nero nel mezzo, quel buco nero è il paese martirizzato da una guerra di conquista iniqua e violenta da parte della Russia di Putin , un paese che eroicamente resiste anche per tutti noi contro la sopraffazione dittatoriale di un regime che cerca di distruggere la resistenza di un popolo sovrano che rivendica il diritto alla propria sovranità e attraverso la sua resistenza anche quella di tutta l’Europa libera che lo circonda.
Sottile e antica la malvagia distruzione delle centrali elettriche e delle tubature dell’acqua : cercare di distruggere la volontà di un popolo privandolo delle normali ed essenziali risorse per vivere normalmente , adesso poi che a quelle latitudini già è caduta la prima neve e l’inverno più duro bussa alla porta.
Già molti anni fa avremmo dovuto pensare che l’annessione della Crimea da parte della Russia avrebbe rappresentato qualcosa di molto simile all’invasione dei Sudeti da parte di Hitler , l’Europa si girò dall’altra parte , la storia non insegna nulla di nuovo e gli errori si ripetono pericolosamente.
Il ventre molle della grande madre Russia vive passivamente il martirio di un popolo fratello e lo sfilacciamento delle repubbliche satelliti di quella che fu l’URSS riguarda solo i vertici di una oligarchia che governa dal Kremlino i destini di un popolo ancora in gran parte inerte.
Mi dispiace che al Parlamento Europeo un’isoletta rossa di deputati italiani abbia creduto di essere più realisti del re votando contro una risoluzione che condanna il regime di Putin definendolo terrorista e totalitario .
Le nostre anime belle forse dovrebbero guardare meglio quella foto dal satellite , quel buco nero riguarda tutti noi , non basta andare ben imbottiti in piazza a sventolare bandiere della pace per poi ritornare nelle nostre case ben illuminate e riscaldate per sentirsi dalla parte del giusto.