Oggi , 5 febbraio , la metereologa di turno in tv annuncia con aria drammatica l’arrivo della “ sciabolata artica” .
Tradotto banalmente, farà un po’ più freddo nei prossimi giorni , forse potrebbe anche vedersi volteggiare qualche fiocco di neve in pianura .
Non c’è bisogno di sfogliare gli annali , basta andare un po’ più indietro nelle foto del telefono e si potranno vedere suggestiva foto di neve anche dalle mie finestre , il mese di febbraio è fatto proprio così, ma da quando siamo inondati di previsioni e dati ad ogni ora c’è l’urgenza di drammatizzare anche i naturali eventi stagionali.
L’enfasi con cui si raccontano le notizie ha uno sgradevole risvolto perché nell’ansia di raccontare tutto con toni drammatici si finisce per appiattire le notizie davvero drammatiche raccontandole con la stessa enfasi delle notizie più banali.
Ha in sé qualcosa di assurdo il passaggio tra le notizie , devo dire che nell’informazione italiana , peraltro mediamente pregevole confrontata a quelle che ogni tanto mi capita di vedere , non ha la qualità spesso scadente di omologhi programmi d’oltralpe , ma sulle News siamo ancora drammaticamente imbattibili.
L’alto e il basso : il dramma e la commedia si mescolano con effetto straniante . il sublime lo si raggiunge quando , dopo le guerre e le stragi si passa al calcio : in quel caso i toni si fanno epici e cavallereschi , sulla retorica calcistica non ci batte nessuno.
Solo ci permettiamo qualche volo pindarico sul coté meteorologico.
Quando ripenso alle composte signorine “buonasera” della vecchia tv in bianco e nero ho l’ennesima conferma che è pericoloso vivere troppo a lungo.
All’ironia segue spesso lo sconforto , adesso becchiamoci la “sciabolata artica “ , passiamo poi alla politica nel mondo.