Non sono più le mezze stagioni , signora mia ! Lo dicevamo come un luogo comune quando ormai da tanti anni si passava dal freddo al caldo ma ancora non ci era mai successo di perdere un mese intero.
Era il mese delle rose , il mese dolce della primavera inoltrata con le giornate lunghe lunghe , l’estate imminente .
In gioventù lo vivevo a Firenze con il profumo dei glicini che pendevano languidamente dalle mura dei villini a San Gervasio, poi nei tanti anni della mia vita con il mare davanti alla finestra e allora il profumo era quello del pitosforo in fiore , delle rose sfacciate e non facevo in tempo a raccoglierle tutte , la casa ne era inondata.
E poi succede anche questo : il mese scompare nascosto da una nebbia novembrina , fumi di nuvole basse e pioggia mangiano la memoria di un mese che fu , davvero stiamo vivendo una stagione strana: un novembre bagnato come se la campagna inglese avesse inghiottito le nostre arsure mediterranee..
Im wurdeschönen Monat Mai….un bellissimo Lieder di Schumann , che mi piaceva tanto ascoltare dalla calda voce di Jonas Kaufmann, ma oggi 16 maggio 2023 suona un po’ anacronistico l’ascolto mentre una pioggia pesante e battente bagna i vetri delle finestre.
Siamo tutti un po’ metereopatici e il maltempo influisce più di quanto crediamo sulla nostra psiche , ma quando l’assurdità della natura impazzita ci fa perdere anche il ricordo di quella che fu la primavera ci si sente svuotati e come defraudati,
Le rose bagnate e pesanti chinano il capo prima di esplodere nel profumo e le previsioni meteo non sono ottimistiche.
Per ora c’è da dire che ci va ancora bene , l’allerta meteo delle zone vicine parla di nuovo di alluvioni , di fiumi ingrossati , di campagne inondate , di fango nelle case.
Cerco di girarla in positivo , perlomeno io ancora non devo pensare ad annaffiare il praticello davanti casa , è così verde che sembra proprio di un bel verde irlandese.